Accusato di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale nei confronti della figlia, ancora minorenne, un operaio di 50 anni, originario della provincia di Latina ma che da tempo lavora nel vercellese, è stato arrestato al termine di un'operazione condotta dalle Squadre Mobili di Latina e di Vercelli.
Dando esecuzione all'ordine di custodia cautelare emesso dal Gip di Latina, i poliziotti hanno fermato il 50enne nel vercellese e lo hanno portato in carcere.
Una storia dai contorni terribili, quella portata alla luce dall'indagine: l'uomo, che viveva separato dalla sua famiglia, aveva periodicamente la possibilità di incontrare i figli e in quelle occasioni, tra il 2018 e il 2020, avrebbe sottoposto la figlia a maltrattamenti fisici e psicologici, oltre che ad atti sessuali.
A far partire le indagini proprio le sofferte confidenze fatte dalla ragazza ad alcune amiche che hanno poi informato la Polizia. Acquisita la fiducia della vittima, i poliziotti hanno poi convinto la giovane a sporgere denuncia e, nel corso di un'audizione protetta, a raccontare quanto le era capitato. Parole che poi avrebbero trovato riscontri tali da portare il Gip a concedere la misura degli arresti in carcere. Tra questi anche alcuni messaggi, brutali e drammatici, che il 50enne aveva inviato alla figlia, minacciando di sfregiarla con l'acido qualora avesse raccontato l'accaduto.