Politica - 23 dicembre 2021, 16:16

Consiglio: mozione di sfiducia per il presidente Lavarino

Dopo la tormentata elezione on line a scrutinio segreto, la minoranza chiede un passo indietro per poter ripetere il voto: «Nessuna polemica personale o politica, ma il sistema non ha funzionato»

I consiglieri di minoranza Raviglione, Fragapane e Conte in conferenza stampa

I consiglieri di minoranza Raviglione, Fragapane e Conte in conferenza stampa

Mozione di sfiducia nei confronti del neo eletto presidente del Consiglio comunale, Romano Lavarino. A firmarla «senza alcun intento polemico nei confronti della persona o del suo partito politico», come precisano, sono undici consiglieri comunali di minoranza: Alberto Fragapane, Maura Forte, Michele Cressano, Carlo Nulli Rosso, Manuela Naso (Partito Democratico), Alfonso Giorgio (Vercelli per Maura Forte), Renata Torazzo, Pier Giuseppe Raviglione (SiAmo Vercelli), Michelangelo Catricalà (Gruppo Misto), Paolo Campominosi, Andrea Conte (Voltiamo Pagina).

«Avevamo presentato una mozione per chiedere la ripetizione della votazione - spiegano in conferenza stampa Alberto Fragapane, Pier Giuseppe Raviglione e Andrea Conte - dal momento che l'elezione a scrutinio segreto svolto via mail è stata viziata da grossi errori del sistema informatico, che non hanno consentito di tenere conto di voti che sappiamo per certo essere stati espressi. Questa nostra proposta è stata ritenuta non iscrivibile all’ordine del giorno del Consiglio comunale per una questione regolamentare, in quanto ci è stato detto che la ripetizione del voto può essere chiesta solamente in aula prima che lo stesso venga ufficializzato».

L’unica alternativa per poter ripetere il voto «è far decadere il presidente del Consiglio - aggiungono i rappresentanti della minoranza -. Per questo motivo gli stessi consiglieri comunali giovedì mattina hanno depositato una mozione di sfiducia, con la quale si chiede la revoca del Presidente in carica, per poter procedere a una nuova votazione che tenga conto del voto di tutti i consiglieri comunali che lo vorranno esprimere».


Precisando che non si tratta di un attacco personale o politico, i consiglieri di minoranza auspicano che questa possa essere la strada seguita per ripetere il voto con modalità meno lacunose di quelle seguite nella riunione fiume dello scorso novembre «trasmettendo ai cittadini quei segnali di correttezza, trasparenza e rispetto, che le istituzioni hanno il dovere di esprimere. Una votazione che dia legittimità al Presidente che ne risulterà eletto», concludono i consiglieri di minoranza.

«Trattandosi di un’altra votazione a scrutinio segreto - chiosano - l’auspicio è che questa mozione possa essere votata in presenza, senza l’utilizzo di supporti informatici che hanno ampiamente dimostrato di avere grosse lacune».

Verbale della votazione alla mano, nel terzo e decisivo scrutinio che ha portato all'elezione di Romano Lavarino, sono mancati 9 voti probabilmente "inghiottiti" dal sistema (tra questi anche quello del sindaco, di cinque consiglieri di minoranza e di tre di maggioranza): all'appello 29 consiglieri più il sindaco hanno risposto “presente” all’appello effettuato dal segretario generale e quindi erano in grado di poter esprimere il loro voto; «di questi - si legge nel documento protocollato giovedì - ben otto consiglieri più il sindaco non hanno partecipato alla votazione, inclusi 5 di minoranza (Conte, Cressano, Forte, Fragapane, Naso che dichiarano di aver preso parte alla suddetta votazione, come provato dalle email di invio di pec al sistema informatico».

Da qui la richiesta di votare la decadenza del presidente e di procedere a una nuova votazione, fatta con modalità segrete ma più "agevoli": «Considerando che ci sono volute quasi otto ore per giungere a una votazione valida - chiosa Fragapane - sarebbe stato possibile allestire un seggio in uno spazio separato in cui ciascuno consigliere poteva facilmente recarsi per esprimere il proprio voto su carta lasciandolo poi in un'urna. Di certo si sarebbe risparmiato tempo e si sarebbe avuto un risultato migliore».

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redaz

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