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Pro Vercelli | 22 novembre 2021, 17:20

Tutta colpa di Giuseppe Scienza

Probabilmente verrà esonerato: ma è la scelta giusta?

Scienza... perplesso

Scienza... perplesso

Giuseppe Scienza ha, calcisticamente parlando, i giorni contati.

Certo, se la Pro Vercelli contro il Padova magari perde ma gioca bene, e se poi, nella gara successiva, in casa contro la Triestina, vince e convince, Scienza rimane.

Se invece nelle prossime due partite vedremo una squadra tesa, incapace a proporre il proprio gioco, e quindi con la classifica che guarda di più alla coda che alla vetta la società dirà a Scienza di accomodarsi.

Domanda: ma la società e i giocatori vorrebbero un altro timoniere?

Io credo di no. Io credo che, a un certo punto, con il solo fine di ritrovare un po' di serenità, e di farla ritrovare soprattutto alla squadra, la società sostituirà Giuseppe Scienza.

Il capro espiatorio, adesso, è lui.

Nelle prime giornate era il portiere Tintori. Che ora è al secondo posto.

Sui social, nel mirino dei tifosi, dunque, ci sono, nell'ordine, Scienza, Tintori, alcuni giocatori (come Masi: mai capito perché) e anche Casella, colpevole di aver prospettato la serie B in due anni.

Eppure, se rivediamo tutte le partite della Pro Vercelli, a me sembra che:

Uno. Il 4 a 0 con la Pergolettese non è maturato per colpa dell'arbitro o degli infortuni, no: è maturato perché in 9 contro 11 si può giocare all'oratorio. Giocare in 9 contro 11, tra i professionisti, significa farsi massacrare, soprattutto se i 9 che hai in campo o non stanno proprio bene (vedi Masi), oppure non sono al massimo della preparazione (vedi Comi e Rolando). Certo: nel primo tempo, sullo 0 a 0, non abbiamo visto una bella Pro Vercelli. Negli ultimi 30 metri la squadra era incapace di offendere e fare male, e qui Scienza ha le sue responsabilità.

Due. Restano da ricordare le altre 14 partite: 5 vittorie, 5 pareggi, 4 sconfitte.

Le vittorie mettiamole in un angolo. Sui pareggi io ne ricordo soprattutto uno, quello di Renate. Che è stata, a livello di prestazione, la miglior Pro Vercelli. Gol subiti per disattenzioni difensivi, ma gran bel gioco sulla fasce, e tanta intensità.

Renate Pro Vercelli si è giocato il 18 di ottobre: stava a significare che la squadra era in crescendo e, soprattutto, seguiva le indicazioni tecnico-tattiche del tecnico.

Passiamo alle quattro sconfitte ora. Contro Sudtirol e Feralpisalò la Pro ha perso senza giocare bene, ma non ha nemmeno fatto schifo. Anzi. È contro il Piacenza di Scazzola che la squadra di Scienza ha dato il peggio di sé, anzi: ha cominciato a dare il peggio di sé. Perché a ben vedere (siamo al terzo punto) se i tifosi ora stanno puntando Scienza non è nemmeno per la sconfitta contro il Piacenza, anche alle grandi di A succede di perdere contro le ultime, giocando male. Il terremoto in casa Pro Vercelli è arrivato con la sconfitta contro il Legnago.

Doveva essere la partita della rinascita: 3 punti e ripartiamo.

È stata la partita che ha preso per mano la Pro e l'ha portata all'inferno.

Perché iniziano le tensioni. Perché la tifoseria è incazzata e chiede o il cambio del mister o che mezza squadra venga rifatta al mercato prossimo venturo.

Ho parlato prima di Tintori.

Bene, Tintori non poteva giocare bene, perché fin dalla prima partita è stato puntato. Senza serenità vai in campo contratto, troppo teso. Subentra la voglia di strafare insieme alla paura, un mix micidiale questo. Distruttivo.

Ora il testimone da Tintori è passato a Scienza e, se le cose continueranno ad andare male, passerà ai giocatori. Mercenari che non meritano lo stipendio, qualcuno ha scritto. I migliori? Quelli che non giocano, ovvio no?

Per salvaguardare la squadra, la società, quindi, non si sa quando, allontanerà Scienza. Che ha sbagliato due partite su quindici. Ma va bene così.

Chiudo dicendo cosa penso. Per me Tintori è un buon portiere, Scienza un buon allenatore e questa squadra ha le carte in regola per tentare il tutto per tutto nei play off.

Per salvarsi, Scienza avrebbe bisogno di una bella prestazione contro la corazzata-Padova e di un successo contro la Triestina. Ma preparare queste due partite con l'indice puntato non è il massimo. E poi. Dire o scrivere che la squadra è obbligata a vincere serve a un tubo e porta pure sfiga.
Ci vorrebbero un po' di calma, un po' di serenità. Si trovano a buon mercato, e costano pure poco.

Remo Bassini

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