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Attualità | 08 ottobre 2021, 06:00

Cavalcaferrovia Avogadro: pronto il progetto di demolizione. Il ponte sarà "smontato" pezzo a pezzo

Attivate le procedure per l'accensione del mutuo che consentirà anche di affrontare i maggiori costi causati dalla presenza di amianto

Il sindaco Corsaro con gli assessori Pozzolo e Simion al momento della chiusura del cavalcaferrovia

Il sindaco Corsaro con gli assessori Pozzolo e Simion al momento della chiusura del cavalcaferrovia

Cavalcaferrovia di corso Avogadro di Quaregna: giovedì la Giunta comunale ha dato il via libera al progetto definitivo di demolizione del sovrappasso, dando contestualmente mandato agli uffici di caricare sulla piattaforma della Cassa Depositi e Prestiti tutti gli atti necessari per attivare il mutuo che consentirà di finanziare l'esecuzione degli interventi.

Il progetto è stato predisposto dallo studio dell'ingegner Giorgio Montiglio, di Casale Monferrato, che, dal lontano 2017 si sta occupando del cavalcaferrovia: inizialmente svolgendo ispezioni, prelievi di campioni, indagini sui materiali e prove di carico; successivamente, sulla scorta delle informazioni raccolte e delle valutazioni specialistiche, lo stesso professionista ha emesso il documento finale di verifica strutturale nel quale ha indicato la necessità di limitare il transito ai mezzi di massa complessiva non superiore ai 20 tonnellate. Infine provvedendo, nei mesi di settembre, ottobre e novembre 2020, a svolgere una nuova campagna di verifiche e ispezioni per il rinnovo del documento di verifica strutturale, condotta alla luce dei disposti normativi nel frattempo entrati in vigore dall'aprile 2020. Com'è noto, in fase di predisposizione del documento di verifica, il professionista ha informato l’Amministrazione Comunale dell’aggravamento delle condizioni dell’infrastruttura, situazione che ha comportato la chiusura al traffico del collegamento viario di corso Avogadro e l'interdizione all’uso delle strade e delle aree sottostanti l’impalcato.

Ora è lo stesso ingegnere a firmare il progetto di demolizione - che ha già avuto il via libera dalla Conferenza dei servizi e che, tuttavia, ha visto i costi dell'intervento, inizialmente stimati in 950mila euro, crescere a un milione e 400mila a causa della presenza di elementi in amianto che dovranno essere rimossi e smaltiti seguendo procedure speciali.

«L'approvazione del progetto definitivo era fondamentale per l'attivazione del mutuo - spiega l'assessore ai Lavori Pubblici, Massimo Simion -. Non appena avremo il via libera finanziario, ratificheremo il progetto esecutivo e il bando di gara».

Intanto emerge già qualche particolare relativo al progetto di demolizione vero e proprio: non sarà ovviamente una demolizione in stile Ponte Morandi ma i vari elementi verranno smontati e rimossi separatamente, così come erano stati assemblati ai tempi della costruzione, un po' sulla scorta di come sono stati rimosse le strutture portanti dell'ex Centro Nuoto.

«L'obiettivo è procedere rapidamente e restare nei tempi che ci eravamo dati - assicura il vice sindaco -. Per l'amministrazione è prioritario affrontare il tema della circolazione ma anche della sicurezza in quella zona della città e l'abbattimento di un sovrappasso non più recuperabile è il primo atto di questo progetto».

fr

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