Notizie dal Piemonte - 30 agosto 2021, 13:17

Università, dal 1° settembre obbligo di Green pass per mensa e sale studio

Chi non ha la certificazione verde può optare per il pasto take away

Università, dal 1° settembre obbligo di Green pass per mensa e sale studio

Dal 1° settembre gli universitari piemontesi saranno obbligati ad avere il Green Pass per mangiare in mensa o accedere alle sale studio.

Anche Edisu recepisce le linee guida emanate dal Comitato regionale di coordinamento delle Università del Piemonte, in ottemperanza del Decreto Legge del 6 agosto scorso. Destinatari della misura tutti gli studenti e le studentesse iscritti a qualunque corso universitario (compresi master, corsi di perfezionamento, scuole di specializzazione o altro) e presso gli Istituti AFAM.

Previsto take away per chi non ha il certificato verde

Chi non dovesse aver ancora ricevuto il lasciapassare sanitario europeo avrà comunque la possibilità di usufruire del servizio di mensa attraverso il take away: potrà quindi accedere nelle strutture di ristorazione universitaria indossando correttamente mascherina di protezione e igienizzando le mani, richiedere il pasto in modalità “asporto” e consumarlo all’esterno dell’edificio. 

Provvedimento in vigore fino al 31 dicembre

Al momento il provvedimento è in vigore, come detto, dal primo del mese fino al prossimo 31 dicembre, salvo successive disposizioni ministeriali. 

Sciretti: "Garantiamo a chi è senza Green Pass il diritto al pasto"

Tutelare la salute dei nostri studenti e studentesse - sottolinea il Presidente di Edisu Piemonte Alessandro Sciretti - limitare le possibilità di trasmissione del virus, rispettare le norme che il Governo centrale ci impone ma, allo stesso tempo, garantire anche a chi - a vario titolo - non è ancora in possesso del green pass di poter usufruire ugualmente di un servizio essenziale come quello della ristorazione".

"Cerchiamo in tutti i modi di trovare soluzioni che, nel rispetto delle norme, non arrechino ulteriori difficoltà a chi già è provato dal difficile momento storico e da condizioni economiche particolari”, ha concluso Sciretti.

dal nostro corrispondente a Torino

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