Attualità - 31 maggio 2021, 20:00

Un ospedale nuovo al posto del Sant'Andrea? Il dibattito è aperto

Inail mette a disposizione 155 milioni per costruire una nuova struttura sanitaria per la città: opportunità o salto nel buio?

E' una partita a scacchi che impegnerà le istituzioni per molti mesi quella relativa ai 155 milioni di euro che Inail mette a disposizione per la costruzione di un nuovo ospedale a Vercelli. Un'occasione da afferrare al volo o un azzardo per la città e il suo delicato sistema sanitario?

Il DPCM sugli investimenti dell'Inail è stato pubblicato a inizio aprile e ora stanno iniziando i primi incontri e confronti tra le istituzioni. Ne ha fatto cenno il direttore sanitario dell'Asl, Gualtiero Canova, inserendo tra gli investimenti strutturali in via di approvazione per la sanità vercellese, anche il programma di Regione, Asl e Inail per un nuovo monoblocco ospedaliero a Vercelli.

«Abbiamo avuto una prima riunione in Regione - spiega Canova, sollecitato dalle domande dei cronisti - e naturalmente si tratta di trovare una convergenza tra diverse posizioni ed esigenze».

Inail, infatti, è pronta a investire a patto che si realizzi una struttura nuova che entrerà poi a far parte del suo patrimonio immobiliare. Una scelta che l'assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi aveva giudicato positivamente: «Abbiamo bisogno di strutture nuove - aveva detto alla pubblicazione del DPCM -, di strutture tecnologiche e con spazi adeguati, capaci di rispondere alle esigenze emergenti. Il patrimonio immobiliare della Sanità è tra i più vetusti d’Italia, c’è l’assoluta necessità di riportarlo al passo con i tempi». 

Ma anche un scelta che, necessariamente, si scontra con i tempi lunghi delle opere pubbliche (prevedibilmente una decina d'anni) e con la necessità di continuare comunque a investire sul Sant'Andrea per garantire ai vercellesi prestazioni sanitarie adeguate agli standard di un ospedale provinciale.

Sull'ospedale, inoltre, sono in corso importanti interventi di adeguamento e riqualificazione e, nel cassetto, c'è sempre il progetto del nuovo blocco operatorio sul quale la sanità locale aveva puntato negli anni scorsi per rimodernare la struttura e che era sembrata una soluzione valida per adeguare lo storico nosocomio alle esigenze della sanità del terzo millennio.

Ora i 155 milioni di Inail potrebbero rimettere tutto in discussione: la scelta va quindi valutata con grande attenzione soprattutto nell'ottica di difendere al meglio gli interessi del territorio e dei cittadini

fr