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Notizie dall'Italia | 17 maggio 2021, 12:23

Riaprono le visite ai parenti in Rsa, obbligatorie solo mascherine FFP2! Ecco come poterle avere subito, garantite e a prezzi speciali

Scorte di mascherine FFP2 subito disponibili per aziende sanitarie e per imprese

Riaprono le visite ai parenti in Rsa, obbligatorie solo mascherine FFP2! Ecco come poterle avere subito, garantite e a prezzi speciali

ORDINANZA MINISTERO SALUTE 8 MAGGIO 2021 - Riapertura RSA e “patto di condivisione del rischio”. 

Dopo più di un anno di pandemia, le strutture che hanno pagato il tributo più alto in termini di vite umane e di qualità della vita sono state le RSA. Alla decimazione della popolazione fragile dovuta al COVID 19 si è aggiunta la forzata solitudine dovuta alla chiusura totale delle strutture imposta dalle strettissime regole anti contagio.

Oggi, finalmente, si può pensare di ritornare alla vita normale, gradualmente e con le solite precauzioni. 

E così si sta pensando anche per le strutture residenziali per gli anziani per le quali il Ministero della Salute ha emanato l’Ordinanza 08/05/20201 individuando le “MODALITÀ DI ACCESSO/USCITA DI OSPITI E VISITATORI PRESSO LE STRUTTURE RESIDENZIALI DELLA RETE TERRITORIALE”.

Il documento, particolarmente ampio, indica le misure finalizzate a consentire in sicurezza lo svolgimento delle visite agli ospiti e le uscite programmate degli stessi. Resta inteso che, in base all'evoluzione dello scenario epidemiologico, le misure adottate potranno essere rimodulate, anche in senso più restrittivo.

Inizia con le indicazioni di carattere generale (programmazione delle visite e pianificazione di accessi e uscite in considerazione non solo dei bisogni clinico-assistenziali-terapeutici dell'ospite, ma anche di quelli psicologici, affettivi, educativi e formativi.

Prosegue definendo le condizioni della struttura per l’accesso dei visitatori e l’uscita degli ospiti e le condizioni del visitatore e l’utilizzo delle Certificazioni Verdi COVID19 (l'ingresso è consentito solo a visitatori o familiari o volontari in possesso di Certificazione Verde COVID-19 di cui all'articolo 9 del Decreto-Legge 22 aprile 2021, n. 52). Il possesso e la presentazione di Certificazioni Verdi COVID-19 non sostituisce il rispetto delle misure di prevenzione e contrasto della diffusione del contagio né l'interruzione dei programmi di screening dove previsti.

E ancora vengono definite le modalità organizzative generali per l'ingresso dei visitatori, per le visite in spazi esterni (In presenza di condizioni climatiche favorevoli vanno sempre privilegiati gli incontri in spazi aperti e allo scopo dedicati) e le visite in spazi al chiuso.

tra queste spiccano:

  • la verifica all'ingresso - con un questionario (check-list) - che i visitatori siano in buona salute (limitatamente ai dati sanitari correlabili a COVID-19), e procedere alla rilevazione della temperatura al momento dell'accesso alla struttura (tramite termoscanner);
  • la firma del "Patto di Condivisione del Rischio";
  • la conservazione del registro degli accessi, per almeno 14 giorni;
  • il rispetto delle norme igienico-sanitarie per la prevenzione della diffusione di SARS-CoV-2, tra le quali: igiene delle mani, distanziamento, igiene respiratoria, non introdurre oggetti o alimenti portati da casa se non in accordo con la struttura (si precisa che la possibilità di introdurre oggetti nella struttura riguarda esclusivamente oggetti sanificabili secondo le procedure ordinarie), etc.

Il Patto di condivisone prevede che le strutture devono garantire una regolare informazione ai familiari sulla situazione clinica degli ospiti, non solo nei casi di positività dell'ospite al SARS-CoV-2, e sulle regole di prevenzione e sicurezza COVID-19, fra cui quelle relative agli isolamenti e quarantene.

È indispensabile sviluppare strategie di corresponsabilizzazione rivolte agli utenti e ai loro familiari/rappresentanti legali, nell'ottica della massima condivisione delle scelte assunte, sia con colloqui/incontri diretti, sia attraverso altri canali (esempio: sito internet, moduli informativi, poster, incontri in cali conference in piccolo-medio gruppo, ecc.).

Una adeguata informazione e condivisione con gli utenti circa le decisioni organizzativo-strutturali assunte può essere alla base di un "patto di condivisione del rischio" con gli ospiti e i loro visitatori/familiari nel quale vengono declinati:

  • i rischi infettivi da SARS-CoV-2 che possono derivare dalle visite di esterni e dalle uscite programmate degli ospiti;
  • gli impegni assunti per il contenimento del rischio infettivo da SARS-CoV-2 (esempio: attività di formazione del personale, implementazione/adesione alle buone pratiche, disponibilità e utilizzo di dispositivi di protezione, promozione alla campagna vaccinale di ospiti/pazienti e operatori, programmi di screening dell'infezione degli operatori sanitari e degli ospiti anche se vaccinati, registrazione dei nominativi e recapiti dei visitatori per almeno 14 giorni dal loro ingresso, vigilanza sull'adesione alle regole di comportamento degli esterni da parte del personale durante le visite, procedure di sanificazione degli ambienti e superfici, aggiornamento continuo delle procedure organizzative in base all'andamento epidemiologico, alle disposizioni normative regionali e nazionali e delle nuove acquisizioni scientifiche, ecc.);
  • gli impegni che devono assumere i visitatori prima dell'ingresso in struttura (esempio: prenotazione dell'incontro fatto salve situazioni di emergenza clinica/psicologica o altrimenti non prevedibile, fornire informazioni clinico-anamnestiche circa il rischio di COVID-19, non presentarsi in caso di febbre, ecc.), durante la permanenza in struttura (esempio: rispetto delle regole previste dall'Ente, rispetto dei percorsi definiti, utilizzo dei dispositivi di protezione, lavaggio delle mani/utilizzo di gel idroalcolico, evitare l'introduzione di oggetti o alimenti se non in accordo con la struttura, ecc.) e dopo il rientro a casa (esempio: segnalare insorgenza di sintomatologia sospetta per COVID-19 o conferma di diagnosi di COVID-19 nei due giorni successivi alla visita in struttura, ecc.);
  • gli impegni in caso di uscita programmata dell'ospite (esempio: utilizzo dei dispositivi di protezione, condivisione delle indicazioni per prevenire il contagio presso la struttura/abitazione accogliente, modalità di sorveglianza sanitaria al rientro in comunità, ecc).

Deve essere promossa, quanto più possibile, la condivisione con utenti e visitatori del modello delle "bolle sociali", con l'assunzione di responsabilità nelle condotte da assumere anche al di fuori della struttura, nell'impegno di individuare un numero limitato di visitatori che saranno definiti stabilmente nel tempo nonché dei soggetti che potranno essere frequentati durante le uscite programmate.

Qualora il visitatore/familiare rifiuti l'adesione alle indicazioni di cui sopra, non potrà avere accesso alla struttura.

Vanno garantiti, ove possibile, percorsi distinti di accesso e di uscita dei familiari/visitatori agli spazi dedicati alla visita, qualora avvenga all'interno e durante il percorso nella struttura il familiare/visitatore deve rispettare il distanziamento sociale. I percorsi dovrebbero evitare, quando possibile, l'ingresso all'interno della struttura e rendere possibile l'accesso diretto agli spazi esterni dedicati alle visite. Per la stessa ragione, dovrebbero essere evitate sovrapposizioni con i percorsi di ingresso e di uscita di altre tipologie di soggetti: operatori, familiari destinati a visite all'interno della struttura, pazienti ambulatoriali.

Va assicurata un'ampia e diffusa disponibilità nelle strutture di dispenser per l'igienizzazione delle mani;

Vista l'attuale situazione epidemiologica rimane necessario massimo rigore nell'utilizzo dei dispositivi di protezione, nel garantire il distanziamento sociale ed evitare qualsiasi forma di assembramento all'interno delle strutture ed inoltre e che le visite siano effettuate nel rispetto di tutte le precauzioni e misure igienico-sanitarie. Il familiare/visitatore deve sempre effettuare l'igiene delle mani all'ingresso e all'uscita dalla struttura e indossare sempre e correttamente i dispositivi di protezione individuale in base al livello di rischio (almeno FFP2 o superiore).

Laddove possibile compatibilmente alle condizioni cliniche e tollerabilità, l'ospite indosserà i dispositivi di protezione delle vie aeree in base al livello di rischio almeno FFP2 o superiore).

Si ribadisce, ancora una volta, l’importanza dei DPI sia per la protezione degli ospiti e degli operatori delle strutture, sia dei visitatori/parenti che obbligatoriamente devono indossare mascherine con una protezione almeno di grado FFP2

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