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Politica | 21 aprile 2021, 13:26

Dal PalaPregnolato a piazza Cavour: via libera al piano delle opere pubbliche

L'assessore Simion: «Un piano ambizioso che vuole dare un contributo alla ripresa della città dopo questio periodo di difficoltà sociale e sanitaria»

Dal PalaPregnolato a piazza Cavour: via libera al piano delle opere pubbliche

«Un piano triennale di opere pubbliche ambizioso, che vuole dare un contributo alla città per ripartire dopo un periodo di grande difficoltà sociale e sanitaria». Con queste parole l'assessore ai Lavori Pubblici, Massimo Simion ha presentato l'elenco delle opere che il Comune ha inserito nel bilancio dell'anno in corso.

Sul piano annuale, Simion ha ricordato gli interventi principali sostenuti attraverso l'accensione dei mutui con l'Istituto per il Credito Sportivo e con la Cassa Depositi e Prestiti: rientrano nella prima categoria la riqualificazione del PalaPregnolato e dell'area sportiva dell'Aravecchia per un totale di un milione e 700mila euro. Mentre per quanto riguarda gli interventi che verranno finanziati con la Cassa Depositi e Prestiti sono stati ricordati la realizzazione del parcheggio di via Birago (per un milione e 500mila euro); l'attività di manutenzione delle strade e della pavimentazione (per 500mila euro), il primo lotto di interventi per la demolizione del cavalcavia di corso Avogadro di Quaregna (150mila euro); gli interventi di manutenzione coordinata degli edifici comunali (450mila euro), la sistemazione dell'incrocio tra via Cavalcanti e via Colombo (180mila euro), la sistemazione degli arredi di piazza Cavour (200mila euro) e la manutenzione coordinata del suolo (450mila euro).

«Interventi che puntano a dare un segnale di rilancio per il settore dell'edilizia e delle opere pubbliche che, in quest'ultimo anno, si sono trovate in forte difficoltà a causa della crisi seguita alla pandemia», ha concluso Simion.

Due gli emendamenti presentati: quello del Pd e della lista civica che proponeva di sostituire il rifacimento della pavimentazione di via Laviny con via Giovenone, e quella del sindaco sullo spostamento di 96mila euro per il rifacimento della scuola materna Collodi.

«La richiesta di riqualificazione di via Giovenone al posto di via Laviny – ha spiegato Michele Cressano (Pd), illustrando l'emendamento – andrebbe a concludere l'intervento di riqualificazione della zona avviata con via Emiliano della Motta e Volto dei Centori dopo che sono stati fatti i lavori di riqualificazione dei sottoservizi di Asm».

Un approfondimento sul destino del cavalcaferrovia è stato invece richiesto dal consigliere Alberto Fragapane in considerazione del fatto che, nel Recovery, sono invece inserite richieste di fondi per la ristrutturazione del manufatto. Su quest'ultimo tema, Simion ha confermato che, dal momento che l'abbattimento ha un costo quasi equivalente a quello della ristrutturazione, dunque, qualora ci fosse un finanziamento, si potrebbe procedere in altra direzione.

Da parte del sindaco, invece, è arrivata la richiesta di ritirare l'emendamento su via Giovenone. «Anche noi siamo favorevoli a quest'intervento – ha detto Corsaro – Tuttavia per una questione di sicurezza e di riqualificazione abbiamo privilegiato al momento via Laviny. Ci impegniamo comunque a inserire via Giovenone, dove per altro è stata appena rifatto il manto stradale, nella serie di interventi quadro sulla manutenzione stradale».

L'emendamento non è comunque stato ritirato in considerazione del fatto che «esiste già la progettazione dell'intervento, ma era stata stralciata perché mancavano i fondi del quadro quindi il rifacimento della pavimentazione di quest'area può essere fatta immediatamente mentre per via Laviny si deve partire da zero». L'emendamento è però stato bocciato dalla maggioranza.

Approvato invece (con i voti contrati di SiAmo e di Nulli Rosso e l'astensione del resto del Pd, di Movimento 5 Stelle e di lista civica) l'emendamento del sindaco sulla materna Collodi.

redaz

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