Vercelli dice addio a Massimo Melotti, intellettuale, critico d'arte contemporanea, curatore di mostre, e, dal 1980 al 2018, consulente di direzione, responsabile della relazioni esterne e del progetto nuovi media del Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea. Tra pochi giorni avrebbe compiuto 71 anni ed era ricoverato all'ospedale Sant'Andrea a causa di un'emorragia cerebrale che era andata a complicare patologie pregresse. Prima di dedicarsi all'arte contemporanea Melotti era stato il redattore principale dell'epoca d'oro di Radio City, seguendo per l'emittente tutte le più importanti vicende cittadine. Era stato tra i fondatori di StudioDieci e, fino ai primi anni 2000, curatore di diverse mostre anche per la città di Vercelli.
La sua carriera di critico d'arte si era sviluppata a Torino, dove, oltre al lavoro al castello di Rivoli, Melotti ha insegnato al Politecnico e Antropologia culturale all’Accademia Albertina di Torino e stava proprio facendo una lezione in dad quando si era sentito male. E' stato autore di decine si saggi, cataloghi e di apprezzati volumi sul rapporto tra l'arte e la società contemporanea.
Le esequie sono in programma sabato, alle 11,15, nella chiesa parrocchiale di San Cristoforo: Melotti lascia il fratello Marco, con la moglie Daniela e i figli Leonardo, Rebecca e Rachele. Uomo colto, ironico, riservato Melotti lascia il ricordo di un persona molto apprezzata dal punto di vista umano e professionale.