La Giunta regionale ha confermato fino al 31 marzo 2022 la validità delle autocertificazioni di esenzione per reddito dalla compartecipazione alla spesa sanitaria per la specialistica riguardanti le seguenti categorie: codice E01: cittadini di età inferiore a 6 anni e superiore a 65 anni, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a euro 36.151,98 (il minore al compimento del sesto anno non potrà più usufruire di tale esenzione); codice E03 titolari di assegno (ex pensione) sociale e loro familiari a carico; codice E04: titolari di pensioni al minimo di età superiore a sessant'anni e loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a euro 8.263,31, incrementato fino a euro 11.362,05 in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori euro 516,46 per ogni figlio a carico.
«In considerazione dell’emergenza Covid 19 e quindi della necessità di evitare gli affollamenti agli sportelli delle Asl, la Giunta regionale ha deciso la proroga sino al 29 luglio 2021, per i cittadini in possesso dell’autocertificazione di esenzione con il codice E02: disoccupati e loro familiari a carico, con un reddito complessivo inferiore a euro 8.263,31, incrementato fino a euro 11.362,05 in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico», si legge in una nota della Regione.
Il cittadino può presentare l’autocertificazione in via telematica, attraverso il sistema pubblico di identità digitale (SPID) o in alternativa con credenziali di tessera sanitaria con microchip (Tessera sanitaria - Carta nazionale dei servizi) o qualsiasi altra Carta Nazionale Servizi.
«Si precisa che, in caso di eventuale perdita dei requisiti di reddito che danno diritto all’esenzione, l’assistito è tenuto a darne tempestiva comunicazione all’Asl, anche attraverso la funzionalità telematica, per la cessazione del diritto all’esenzione e, pertanto, a non utilizzare più il certificato di esenzione per reddito - prosegue la nota -. La Regione ricorda che eventuali abusi di utilizzo del certificato di esenzione, in mancanza dei requisiti prescritti dalla legge, comportano responsabilità amministrative e penali».