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Crescentino | 30 marzo 2021, 10:35

«Ancora niente vaccino per mio padre, 97 anni, non autosufficiente»

Crescentino: la segnalazione di Luca Pedrale all'Asl Torino4. «Il mio caso non è isolato»

Ha quasi 97 anni, non è più autosufficiente ed è affetto da una serie di patologie che lo rendono estremamente vulnerabile. Eppure per lui, assistito a casa dalle badanti, l'appuntamento con il vaccino non è ancora arrivato.

E, nella stessa situazione, si troverebbero anche altri anziani che attendono la vaccinazione a domicilio.

A segnalare la vicenda è il figlio dell'anziano, Luca Pedrale, conosciutissimo protagonista di una lunga stagione politica vercellese ed ex consigliere regionale di Forza Italia.

«Parlo come  semplice  cittadino - spiega Pedrale - e anche per altre famiglie che hanno lo stesso problema. Mio padre, che vive nella sua abitazione a Crescentino, compirà 97 anni il prossimo 1 giugno ed è assistito da badanti. Purtroppo da circa tre anni non è più autosufficiente, è bloccato sulla sedi a rotelle, è diventato diabetico e insulino-dipendente, vede anche poco. Correttamente il suo medico di famiglia due mesi fa lo ha inserito nella lista degli ultra ottantenni da vaccinare a domicilio dell’ ASL TO4 Chivasso-Ivrea. Nel frattempo sono iniziate le vaccinazioni per gli ultra ottantenni cel Centro vaccinale di Crescentino e mi dicono che è stato fatto un buon lavoro. In precedenza erano stati vaccinati anche gli ultrottantenni nelle due case di riposo cittadine. Ho chiesto diverse volte al medico di famiglia e agli amministratori comunali quando iniziavano le vaccinazioni a domicilio. Sono stati gentili ma non sanno dirmi nulla di preciso perché pare che l’Asl non abbia ancora detto niente di ufficiale. Gira voce che nel Centro vaccinale sia finita la vaccinazione per la prima dose. Sono preoccupato di questo ritardo, considerate l’età di mio padre e le sue patologie da soggetto sicuramente fragile. Chiedo alle autorità competenti e all’Asl di comunicare quando partirà la vaccinazione a domicilio. Non è un problema solo di mio padre ma di tanti anziani nel territorio dell’Asl».

redaz

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