Attualità - 05 marzo 2021, 14:23

«L'uomo deve lottare contro il male che riesce ad affrontare»

Le parole di Jan Palach rilette dai giovani dell'Artistico: messo a dimora l'albero dei dei Giusti intitolato allo studente eroe della Primavera di Praga

«L'uomo deve lottare contro il male che riesce ad affrontare»

«Perché l’hai fatto?»

«Volevo esprimere il mio dissenso su quanto sta accadendo, ridestare la gente»

«Tutti si chiedono se non basta quello che hai fatto, perché tutto il mondo lo ha visto» 

«Non vogliamo essere presuntuosi… semplicemente non pensare a noi stessi… L’uomo deve lottare contro il male che riesce ad affrontare». 

Le parole di Jan Palach, raccolte dal letto d'ospedale dove il ventenne cecoslovacco stava agonizzando dopo essersi dato fuoco per protestare contro la repressione della Primavera di Praga accompagnano la cerimonia di intitolazione dell'albero dei Giusti che, da oggi - 5 marzo 2021 - va ad aumentare il bosco del parco Iqbal Masih. A tradurle, dopo che una registrazione d'epoca aveva fatto sentire a tutti la voce flebile e sofferente di Palach, è una studentessa della 3° A del liceo artistico che, poco prima, aveva letto un breve testo poetico realizzato per l'occasione.

In un clima di grande preoccupazione per l'acuirsi dei contagi e per le imminenti misure restrittive in arrivo per il vercellese, la cerimonia è stata un'occasione per guardare al futuro: «Ian Palach che viene ricordato attraverso quest'albero - dice il sindaco Andrea Corsaro - è il simbolo di chi allora si era battuto per la libertà e la pace. Questa pianta crescerà vigorosa e continuerà a rappresentare un esempio per tutti noi così come quelle intitolate alle altre persone che abbiamo ricordato negli anni passati».

Il prefetto Francesco Garsia ha ricordato il significato dei Giusti: «Persone che si sono sacrificate per gli altri, che hanno messo a rischio la propria vita, le proprie certezze, i propri patrimoni per reagire a ciò che era percepito come ingiustizia». 

L'invito rivolto ai giovani dal presidente della Provincia, Eraldo Botta, è stato «a essere giusti oggi: manteniamo comportamenti corretti, contribuiamo a fermare questo virus badando a salvaguardare la nostra salute e quella delle persone che ci stanno intorno. I contagi ci stanno costringendo ad assumere decisioni difficili, occorre reagire nel modo giusto e mantenere alta l'attenzione».

Un invito ai ragazzi anche dall'arcivescovo, monsignor Marco Arnolfo: «Uscite allo scoperto e fate il bene. Stringiamo alleanze, apriamo canali di dialogo, impariamo a vivere come fratelli. E voi che studiate l'arte, usatela come strumento per promuovere il bello e i sentimenti più alti dell'uomo». 

Il ricordo dei valori della Costituzione, della legalità e del rispetto verso se stessi e verso gli altri è arrivato dal questore Maurizio Di Domenico, così come dal colonnello Andrea Simone, comandante della caserma Scalise: «Saper scegliere ciò che è giusto nel presente è una sfida molto importante e difficile alla quale tutti siamo chiamati ogni giorno». E dal comandante provinciale dei carabinieri, Andrea Ronchey un invito ai ragazzi «I protagonisti di questa giornata siete voi giovani, che avete il futuro davanti».

Un futuro che, attualmente, richiede anche un grande sforzo per superare un momento non facile e che richiede grandi sacrifici: a ricordarlo Marco Allolio, insegnante e rappresentante dell'Ufficio scolastico provinciale: «Lo sforzo che la scuola e i giovani stanno sopportando in questo periodo è veramente grande: ci vengono richiesti tanti sacrifici e spero che gli esempi dei Giusti servano anche a illuminare questi momenti bui».

fr

Ti potrebbero interessare anche:

SU