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Attualità | 26 gennaio 2021, 18:16

Arpa: ispezioni e multe per le caldaie non a norma

Bilancio dell'attività di controllo effettuata nel 2019 e nel 2020

Arpa: ispezioni e multe per le caldaie non a norma

Nel 2020 è aumentato significativamente il numero di ispezioni effettuate da Arpa Piemonte sugli impianti termici: un'attività finalizzata a ridurre le emissioni inquinanti  con conseguente impatto sulla qualità dell’aria e che comporta sanzioni per gli impianti trovati non a norma.

La maggior parte dei controlli riguardano gli impianti di riscaldamento centralizzati, con potenze termiche maggiori di 100 kW, che riguardano più unità abitative: rispetto al 2019 l'attività è passata da un numero complessivo di 144 impianti controllati a quello di 233 nel 2020 passando da circa 5500 unità abitative coinvolte nel 2019 a circa 11000 unità nel 2020.

In particolare, nel 2020 il numero di controlli, ha riguardato nel 18% dei casi impianti con potenze inferiori a 100 kW; nel 62% su impianti con potenze tra 100 e 350 kW; nel 22% con potenze superiori a 350 kW.

Più dell’80% dei controlli ha pertanto riguardato realtà complesse quali centrali termiche di condomini con numerose unità abitative: nel vercellese sul 41 ispezioni effettuate sono state erogate 9 sanzioni (vedi tabella cliccando sulla foto sotto).

«L’incremento dei controlli sugli impianti termici, realizzato nonostante le rilevanti limitazioni imposte dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 - spiegano dall'Agenzia - è stato possibile grazie alla riorganizzazione che l’Agenzia ha attuato a seguito di quanto previsto dalla LR n.15/2020, che ha attribuito ad Arpa Piemonte la competenza esclusiva sulle attività ispettive relative agli impianti termici».

L’aumento dei controlli ha portato anche a un aumento del numero delle sanzioni dovute ad impianti non a norma. Nella maggior parte dei casi tali sanzioni sono causate dal non rispetto del limite di concentrazione di NOx nelle emissioni.

In particolare, nel 2019 sono state effettuate 39 sanzioni di cui 29 dovute al non rispetto del limite di NOx, mentre nel 2020 sono state effettuate 52 sanzioni di cui 43 dovute al non rispetto del limite di NOx. Le altre cause che hanno determinato le sanzioni sono: mancata o non corretta contabilizzazione dei consumi, mancata o non corretta manutenzione, mancata registrazione dell’impianto sul catasto degli impianti termici (CIT).

A seguito della recente entrata in vigore di nuovi limiti inferiori per il rendimento degli impianti termici (1 settembre 2020), previsti dalla DGR 46-11968 del 4/8/2009 e s.mi., nel 2020 è stato rilevato per un numero elevato di impianti termici il non rispetto di tali valori minimi (circa nell’80% del totale degli impianti controllati). Tale condizione non porta ad una sanzione immediata ma alla prescrizione di un adeguamento entro il termine di 180 giorni, trascorso il quale si procede con la verifica del rispetto del valore prescritto dalla norma e con l’eventuale sanzione amministrativa in caso del permanere del non rispetto del valore minimo di rendimento.

Il rendimento termico è un parametro dell’impianto molto importante per determinare la sua capacità di impiegare con la massima efficienza la potenza termica riducendo le perdite energetiche ed è, pertanto, direttamente correlato al risparmio energetico.

redaz

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