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Politica | 05 dicembre 2020, 12:03

Stecco: «Investimenti importanti per la nuova sanità di territorio»

Il consigliere regionale vercellese delinea i cardini della riforma frutto del lavoro della task force guidata da Ferruccio Fazio

Stecco: «Investimenti importanti per la nuova sanità di territorio»

«Colgo con estrema soddisfazione la conclusione del lavoro svolto assieme alla Struttura dell’Assessorato da parte della Task Force per la Sanità Territoriale coordinata dal professor Fazio: dopo tanti anni di completo immobilismo, in soli 7 mesi, la Regione attraverso gli esperti della Task Force e il coordinamento dell’Assessorato, potenzia la sanità territoriale, riorganizzandola, finanziandola e creando al contempo più opportunità di lavoro e un ventaglio di maggiori servizi ai pazienti»: così Alessandro Stecco, presidente della commissione Sanità, commenta il piano di potenziamento della sanità territoriale che dovrà partire dal 2021.

«L’impegno della Regione è massimo – prosegue – e lo testimoniano le cifre: a partire dal 2021 infatti saranno messi a bilancio 10 milioni di euro all’anno per potenziare le Cure Primarie, che si sommano a tanti altri investimenti e potenziamenti: 17,3 milioni di euro già destinati per attrezzature di diagnostica di primo livello a favore dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. Oltre all’investimento regionale di 7 milioni di euro per la telemedicina, la digitalizzazione dei servizi sanitari all’utenza. Altre decisioni importanti sono in arrivo, si è lavorato senza sosta nonostante le due ondate pandemiche, per ottimizzare la governance della Sanità, come per esempio l’Azienda Zero che da anni sostengo che sia fondamentale nella nostra Regione».

Stecco delinea poi l'iter pratico di riorganizzazione del settore che, tradizionalmente, è il più vicino alle esigenze del malato.

«La riforma delle Cure Primarie prenderà il via con l’approvazione di una legge, che passerà attraverso la Commissione Sanità che presiedo e verrà approvata in via definitiva dall’aula del Consiglio Regionale – prosegue il presidente della IV Commissione – per riconoscere all’Assistenza Primaria il ruolo cardine dell’assistenza territoriale, potenziando le attuali forme associative di “medicina di gruppo” e “medicina di “rete” della Medicina Generale, con il supporto degli Infermieri di Comunità e dell’ASL per studi medici più idonei, stituendo anche un Dipartimento Regionale delle Cure Primarie. Nella pratica - conclude Stecco – i medici che sceglieranno di lavorare in una di queste due modalità associative potranno essere supportati da personale di studio, portando dal 43 al 60% la percentuale dei medici che potrà disporre di personale di segreteria e al 40% per il personale infermieristico, oggi solo il 19%. La modalità di lavoro in gruppo consente le maggiori sinergie ed economicità di scala ma anche la maggior soddisfazione per i cittadini, che trovano così un’offerta di prestazioni allargata».

redaz

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