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Pro Vercelli | 30 ottobre 2020, 16:23

Siamo primi, e gli avversari contro di noi danno sempre il massimo

Modesto: "La Giana Erminio è una squadra scorbutica, ben allenata. Noi? L'importante è continuare a... volare basso"

Francesco Modesto

Francesco Modesto

Prendete Francesco Modesto alla vigilia di Pro Vercelli-Giana Erminio e dividetelo per due. Per una parte di lui non ci sono dubbi: domani la Pro Vercelli deve vincere. L’altra metà, però, è preoccupata: “La Giana Erminia è una squadra furba, furba come l’Olbia, Daranno il massimo. Ora che siamo primi, ci affrontano tutto con più stimoli, più aggressività”.

E lui, domani, dovrà soffrire di più. “Sì, dovrò guardare la partita dalla tribuna, Peccato, Fortuna che ho una voce forte. Mi farò sentire, senza esagerare, sia chiaro”.

Assisterà la gara in una tribuna vuota.

“La mancanza di pubblico ci penalizza, non è calcio giocare con gli stadi vuoti. È un momento critico, i casi di covid aumentano e noi dobbiamo imparare a conviverci, rispettando le regole. Ma siamo umani, siamo quindi attaccati alla nostra libertà.”

Mancheranno un po’ di giocatori, domani: Zerbin squalificato; Bruzzaniti non ha ancora recuperato; Emmanuello e Auriletto hanno qualche problema fisico.

È il momento di Giuseppe Borrello?

“E’ in crescita, sia a livello fisico che a livello mentale. A Olbia ha fatto la sua parte. Deciderò se impiegarlo dal primo minuto o a partita in corso. Domani comunque recupero Petris.”

La storia dell’allenatore (32 anni in più di Modesto) della Giana Erminio è una storia particolare. 

“Una bella storia. Cesare Albè ha portato la squadra dalla promozione alla C. Non solo. La Giana Erminio gioca bene in tutti i reparti e ha un modulo che varia, a seconda degli avversari.”

E la sua squadra?

“Sta crescendo l’autostima, e questo è positiva. La voglia di lavorare c’è sempre stata: ed è un piacere, per me e per il mio staff, allenare ragazzi che si impegnano con abnegazione. Va tutto bene, ma è importante una cosa: continuare a volare basso…”

(Ha ancora in mente la gara con l'Olbia, il tecnico calabrese. La sua squadra quando si è ritrovata in superiorità numerica si è spenta, insomma si è un po' seduta. E pensare che lui voleva vincere, a prescindere.)

Remo Bassini

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