Crescentino - 14 ottobre 2020, 16:12

Inchiesta di Crescentino: le reazioni in Comune. Il sindaco "Noi parte lesa, danni enormi per la città"

Aperto un procedimento disciplinare per i due impiegati. Intanto si cerca una soluzione per fornire i servizi dopo la chiusura dell'Anagrafe. Ad aprile il sindaco segnalò alcune "stranezze" alla Polizia (che già stava indagando)

Vittorio Ferrero, sindaco di Crescentino

Vittorio Ferrero, sindaco di Crescentino

"L'amministrazione comunale di Crescentino è del tutto estranea all'inchiesta. Lasciamo che la Magistratura faccia il suo corso e che verifichi, con le opportune indagini, tutto l’accaduto. Il Comune, in questa delicata situazione, è la parte danneggiata e prenderà le opportune iniziative per tutelare l’immagine dell’Ente". Arrivano nel corso del pomeriggio i primi commenti del sindaco Vittorio Ferrero e dell'amministrazione comunale di Crescentino.

"Voglio anche rinnovare la stima e la fiducia a tutti i dipendenti del Comune di Crescentino che ogni giorno svolgono il proprio lavoro con abnegazione e professionalità, sopperendo anche ad una conclamata carenza di personale, e che nulla hanno a che fare con quanto accaduto - prosegue Ferrero -. Già questa mattina abbiamo avviato tutti gli atti disciplinari dovuti nei confronti delle persone coinvolte e saremo irreprensibili nella nostra azione a tutela della corretta azione della pubblica amministrazione".

Ferrero ricorda come “Trasparenza e Legalità sono i pilastri da seguire come faro per il mio mandato”, prosegue il sindaco, ricordando come tutto il gruppo di “Crescentino Viva – Ferrero Sindaco” aveva sottoscritto l’Appello di dodici impegni concreti per prevenire e contrastare mafie e corruzione, lanciato da Avviso Pubblico, consapevoli che chi si candida a ricoprire un incarico pubblico affronta un compito non facile né privo di rischi".

“Facendo fede a questo impegno - spiega il primo cittadino – quando nel mese di aprile, durante le attività collegate al supporto alla popolazione interessata dal lockdown per la pandemia in corso, mi ero accorto di una concentrazione anomala di residenze di cittadini stranieri presso l’abitazione di un dipendente comunale, avevo ritenuto opportuno confrontarmi con gli organi di Polizia di Stato. Gli stessi avevano già in corso delle verifiche che, a seguito della mia dichiarazione spontanea, hanno intensificato nei giorni a seguire. Ringrazio, per questo, la Procura di Vercelli e la Polizia di Stato per l’accurata indagine svolta. Questa Amministrazione Comunale sarà irreprensibile nell’adottare ogni provvedimento utile a garantire il buon funzionamento degli uffici pubblici". Un episodio citato anche dal sostituto procuratore Davide Pretti nel corso della conferenza stampa di mercoledì mattina.

"In questi giorni - prosegue Ferrero - verrà notificata la sospensione dal lavoro dei due dipendenti sottoposti a misure di custodia cautelare ed avvieremo, nel contempo, una verifica immediata sugli atti di residenza rilasciati, sia su quelli sottoposti a misura di indagine sia sugli altri, e se, del caso, procederemo all’annullamento degli stessi in autotutela. L’attività di vigilanza da parte mia non è dunque mai mancata e sin dai primi momenti, in seguito alle anomalie che avevo riscontrato, dopo opportune valutazioni personali, avevo preceduto con le dovute segnalazioni a chi di competenza, nel rispetto del ruolo che mi onoro di ricoprire. Ovviamente in questi mesi non ho potuto esternare alcuna considerazione per il riserbo dovuto alle indagini in corso".

Il sindaco ricorda che, per il Comune di Crescentino, in queste prime ore il danno è enorme. "Attualmente gli uffici comunali Anagrafe, Stato Civile ed Elettorale sono sotto sequestro. Ci stiamo attivando per poter riprendere i servizi offerti alla popolazione già dalla prossima settimana, almeno con il rilascio degli atti essenziali di Stato Civile attraverso la collaborazione di Ufficiali di stato civile di altri Comuni o con l’esternalizzazione dei servizi stessi. Nell’arco degli anni 2020/2021 la maggior spesa che saremo costretti a sostenere per sopperire al disservizio è quantificabile in circa 70mila euro. Infine, col supporto di alcuni legali – conclude Ferrero – stiamo valutando la costituzione di parte civile del Comune, azione necessaria per tutelare il buon nome della Città dell’Amministrazione Comunale e dei dipendenti che ogni giorno prestano servizio con professionalità e abnegazione”.

redaz

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