Politica - 07 ottobre 2020, 15:02

Cirio: "L'ospedale Covid del quadrante sarà Borgosesia"

Un intervento del presidente della Regione chiude una mattina di polemiche sul ruolo del Sant'Andrea

Cirio: "L'ospedale Covid del quadrante sarà Borgosesia"

Colpo di scena: dopo una mattina di polemiche sulla dichiarazione del sindaco di Novara, Alessandro Canelli, in merito all'ospedale Covid di quadrante, è il presidente della Regione, Alberto Cirio a dissipare i dubbi.

Nel corso di un suo intervento a Novara, il presidente della Regione ha detto che l'ospedale Covid di quadrante sarà il Santi Pietro e Paolo di Borgosesia. 

"Abbiamo stabilito che ci saranno degli ospedali che metteranno le loro strutture a servizio dell'emergenza per primi - ha detto Cirio -. Oggi, per l'emergenza Covid, abbiamo stabilito che nel quadrante Novara, Biella, Vercelli e Vco in caso di emergenza il primo ospedale ad attivare i reparti Covid sarà quello di Borgosesia".

A stretto giro, sulla dichiarazione del presidente Cirio, intervengono il presidente della Commissione Sanità Alessandro Stecco, il consigliere regionale del territorio il valsesiano Angelo Dago e l'onorevole Paolo Tiramani, sindaco di Borgosesia.

"Accogliamo con massima disponibilità e collaborazione, in un momento così difficile, la decisione della Regione di indicare il presidio di Borgosesia come ospedale di riferimento per l'emergenza pandemica per il quadrante del Piemonte Orientale - dice Stecco -. La scelta giustamente fatta da esperti e da chi si occupa della programmazione sanitaria è una via non solo verso a un miglior funzionamento nella lotta al Covid della rete degli ospedali del Piemonte Orientale ma un chiaro segnale di fiducia e intenzione di investire ancora di più anche sul presidio di Borgosesia".

Secondo il consigliere regionale Angelo Dago "Durante la fase I della pandemia si è capito ancora di più l'importanza dei presidi ospedalieri come Borgosesia, e della necessità di potenziarli, come anche di ex ospedali poi riqualificati come quello di Gattinara. Sono convinto che la capacità organizzativa e modularità dimostrata già in precedenza dall'ospedale di Borgosesia giocherà un ruolo importante nella squadra della rete degli ospedali del quadrante".

Conclude il sindaco di Borgosesia, Paolo Tiramani: "Il potenziamento di Borgosesia con l'arrivo della Rianimazione e Terapia intensiva era fondamentale per poter traghettare e proiettare l'ospedale verso un ruolo meno marginale e per il suo sviluppo con maggiore offerta sanitaria. Se penso che anni fa volevano tagliarlo e ridurlo ancora, sono contento che a fronte dei potenziamenti in arrivo la Regione a guida centro destra lo identifichi come strategico nell'ottica del Quadrante del Piemonte Orientale che comprende circa 1 milione di persone: da qui si va solo in avanti verso ulteriori potenziamenti".

Cosa implichi, dal punto di vista pratico, questa decisione, si vedrà nei prossimi giorni. Cirio ha confermato l'attivazione della terapia intensiva e un ulteriore potenziamento della stessa nell'ambito del piano di emergenza nazionale anti Covid.

"L'esperienza ci ha insegnato che se da un lato dobbiamo essere pronti ad aggredire il Covid - ha detto Cirio -, ma non possiamo dimenticare che, anche durante il Covid, le persone hanno infarti, esigenze di essere operati, di affrontare percorsi oncologici seguendo percorsi che, in gergo, vengono definiti "puliti", cioé no-Covid. Dunque la decisione è stata quella di preservare per queste prestazioni gli ospedali grandi, quelli che sono punti di riferimento del territorio e che fanno prestazioni complesse".

redaz

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