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Politica | 11 settembre 2020, 10:38

"Asl: i sindaci hanno bocciato la dirigente. Ma a decidere sarà la Regione"

Paolo Tiramani replica alla lettera di Michele Gaietta

"Asl: i sindaci hanno bocciato la dirigente. Ma a decidere sarà la Regione"

«Non intendo scendere in polemica con il Pd sulla vicenda Serpieri, perché le decisioni sono competenza di altri. Io osservo i fatti, e i fatti dicono che per ben due volte l’operato dell’attuale manager è stato bocciato dalla Conferenza dei Sindaci del territorio, quasi all’unanimità. Direi che questo è il dato fondamentale su cui basare qualsiasi ulteriore considerazione». Arriva a stretto giro la replica di Paolo Tiramani, parlamentare e sindaco di Borgosesia, alla lettera con la quale Michele Gaietta, segretario provinciale del Pd, interviene sulle polemiche di queste settimane relative al destino della manager dell'Asl. Una nota nella quale l'annunciato trasferimento della dirigente viene messo in stretta correlazione alle frequenti polemiche che l'hanno opposta al deputato leghista.

«Le decisioni riguardanti la sanità spettano alla Regione - replica Tiramani - ma i cittadini possono dare indicazioni all’assessore regionale attraverso i loro sindaci. Se i sindaci della Provincia di Vercelli, anche quelli del Pd (mi chiedo se il segretario Gaietta ne sia informato), hanno ritenuto non adeguato l’operato del direttore Generale, io ne prendo atto e, nel rispetto della democrazia, anche l’assessore regionale ne tiene conto nelle sue decisioni. Se il Pd invece considera di nessun valore tale indicazione… beh, allora credo che la tendenza (e uso testualmente le parole di Gaietta) ad “anteporre interessi di parte e simpatie di politici locali in spregio a quelle che dovrebbero essere le logiche di una buona organizzazione e programmazione dei servizi” non riguardi Tiramani e la Lega, ma la parte politica di chi ha lanciato lo strale…».

Tiramani conclude con fermezza: «Ritengo indispensabile improntare il confronto politico al rispetto reciproco e soprattutto al rispetto per i cittadini – dice –: non buttiamo fumo negli occhi alla gente, ma diciamo le cose come stanno: la Regione ha la competenza sulle questioni sanitarie come su molte altre, i sindaci esprimono pareri a nome del territorio, infine i cittadini hanno l’ultima parola con il voto. L’amministrazione regionale di sinistra, che ha guidato il Piemonte in precedenza, ha fatto scelte che non hanno incontrato il favore dei cittadini, che infatti l’hanno bocciata alle urne. Adesso le decisioni spettano all'assessore, che può e deve tener conto dell’espressione popolare rappresentata dai Sindaci: il Pd deve capire che nella pubblica amministrazione si agisce nel rispetto delle regole, e che le chiacchiere… stanno a zero».

redaz

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