Santhiatese - 20 giugno 2020, 09:14

Esposto sulle mascherine: la polemica non si ferma

La Minoranza interviene dopo le recenti prese di posizione del sindaco

Biagio Munì, capogruppo di minoranza

Biagio Munì, capogruppo di minoranza

Egregio direttore,

la Minoranza consiliare della città di Santhià, in seguito alle dichiarazioni del Sindaco di Santhià Angelo Cappuccio pubblicate sul suo profilo Facebook relativamente all'operato del nostro gruppo di Minoranza riguardante la vendita delle mascherine da parte della Pro Loco e al successivo controllo della Guardia di Finanza, esprime tutto il suo sconcerto e il suo disappunto per aver constatato nelle sue parole il ribaltamento della verità.

A parere del Sindaco i Consiglieri di Opposizione hanno solo cercato di conoscere il nome del firmatario dell’esposto, senza nulla chiedere relativamente al contenuto o al procedimento con il quale si è effettivamente svolto il controllo ispettivo: nulla di più falso, dal momento che l’autore dell’esposto si è dichiarato pubblicamente con un post sul suo profilo Facebook, all’interno del quale ha taggato sia il nominativo del sindaco che del consigliere di minoranza Luca Dibitonto.

Il sindaco Cappuccio sa quindi benissimo che i consiglieri di minoranza erano già a conoscenza del nome del firmatario dell’esposto, che mai abbiamo coinvolto in questa questione al fine di tutelare la sua privacy e dal momento che la normativa ci impone il segreto d’ufficio sugli atti comunali, che in qualità di consiglieri comunali rispettiamo rigorosamente.

Quindi, il sindaco di Santhià come si permette di fare simili affermazioni sulla Minoranza consiliare, screditandone l'operato? Il nostro mandato ci è stato conferito con il voto degli elettori, rappresentiamo oltre duemila cittadini santhiatesi; inoltre la normativa stessa garantisce il diritto di accesso agli atti di qualsiasi tipologia a tutti i Consiglieri Comunali, nessuno escluso, imponendo loro il segreto d’ufficio. Che cosa pensa di proteggere, dal momento che la Legge stessa vieta ai Consiglieri Comunali di comunicare a terzi i nominativi e quando interrogazioni e solleciti della Minoranza consiliare che certificano l’opposto delle parole del Sindaco sono protocollati in Comune?

Ci chiediamo: ma tutti gli altri assessori e consiglieri di maggioranza sono concordi con simili dichiarazioni non veritiere? Il sindaco ci ha rilasciato l’esposto senza nome e cognome del firmatario, che già conosciamo: dal punto di vista normativo avrebbe avuto l'obbligo di permetterci anche la visualizzazione del nominativo, ma tramite Studio Legale abbiamo fatto sapere che ritenevamo conclusa la questione.

Ma a quanto pare questo non è bastato. Attendiamo pubblicamente sui quotidiani locali e magari anche per iscritto le pronte scuse del sindaco Cappuccio, perché consideriamo inaccettabili le sue dichiarazioni

Grazie per l'attenzione. 

Biagio Munì, capogruppo, Luisella Bollea, Marcella Ravarino, Luca Dibitonto

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