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Cronaca | 04 giugno 2020, 20:30

Il Centro Isi riapre, ma alcune perplessità rimangono

Il Comitato Antifascista Antirazzista Vercellese

Il Centro Isi riapre, ma alcune perplessità rimangono

Riceviamo e pubblichiamo.

 

Si rende noto che a fronte dell’istanza promossa da numerose Associazioni e Comitati operanti nelle Province di Biella e Vercelli in merito all’interruzione del Servizio I.S.I. disposto dall’A.S.L. di Vercelli in data 06/03/2020, è stata annunciata la riattivazione del predetto servizio a partire dal 09/06/2020.
Sebbene non possa che essere accolta positivamente tale notizia, non si può in alcun modo ritenersi soddisfatti della motivazione addotta dall’Autorità Sanitaria responsabile che richiamando le disposizioni della Regione Piemonte ed il D.P.C.M. 1 marzo 2020 giustifica la propria determinazione qualificando il Servizio I.S.I. come "prestazione ambulatoriale non urgente”.
Appare doveroso evidenziare e ricordare che il Servizio I.S.I. rappresenta l’unico servizio sanitario accessibile alle persone che non possono beneficiare delle prestazioni sanitarie del S.S.N..
Tale servizio, diversamente da qualunque altra prestazione ambulatoriale non urgente, tutela e garantisce il Diritto alla Salute così come sancito ed espresso dall’Art. 32 della Costituzione Italiana.
La scelta dunque di interrompere un tale servizio che, oltretutto, già in passato ha subito interruzioni, rappresenta una condotta irresponsabile perché, soprattutto in un periodo di crisi sanitaria come quello tuttora vigente, non solo viola un diritto fondamentale della persona ma pone altresì un pericolo per la salute pubblica non permettendo alcun controllo nei confronti di quei soggetti esclusi dal servizio pubblico sanitario.



Peraltro, appare singolare che l’interruzione del Servizio sia stato disposto soltanto nella Provincia di Vercelli ed a fronte delle medesime disposizioni regionali e nazionali non vi sia stata analoga situazione in tutte le altre Province piemontesi; ancor più singolare se si considera che la Regione Piemonte - Direzione Sanità e Welfare - Settore Regole del S.S.R. con missiva del 22/05/2020 ha esplicitamente richiesto alla Direzione Generale A.S.L. di Vercelli una dettagliata relazione in merito alla decisione assunta nonché notizie circa le future determinazioni in merito alla riattivazione del servizio.


Sebbene ci si renda conto delle gravi difficoltà che le strutture sanitarie hanno dovuto affrontare per far fronte all’emergenza COVID-19 negli ultimi mesi e sinceramente grati per gli sforzi umani e professionali profusi da tutti i medici e dal personale sanitario italiano, si spera vivamente che in futuro l’Autorità preposta alla tutela della salute pubblica tenga in maggiore considerazione le condizioni delle persone più umili ed emarginate della società tutelando allo stesso tempo la salute di tutti.
In conclusione, si ricorda che i Diritti Costituzionali sono riconosciuti e non concessi da alcuno valendo nei confronti della generalità dei consociati senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, condizioni personali e sociali e pertanto si richiede l’immediata riattivazione del servizio pubblico indicato e la comunicazione precisa e puntuale, mediante pubblicazione a mezzo stampa e/o mediante siti istituzionali, dell’ubicazione dell’ambulatorio, del responsabile sanitario e degli orari di accesso al pubblico nonché ogni ulteriore informazione utile alla fruizione da parte della collettività. 

Comitato Antifascista Antirazzista Vercellese

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