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Cronaca | 28 febbraio 2020, 09:17

Chiesti 5 anni per il "falso broker": è accusato di aver bruciato 7 milioni di euro

Alle battute finali il processo contro un vercellese che deve rispondere di truffa ed esercizio abusivo della professione finanziaria

Chiesti 5 anni per il "falso broker": è accusato di aver bruciato 7 milioni di euro

Una condanna a 5 anni di carcere per il falso broker che avrebbe "bruciato" 7 milioni di euro in investimenti fatti senza averne titolo. E' la pena richiesta dal pubblico ministero nei confronti di un vercellese, oggi 52enne che, in una decina d'anni, si era creato un giro di clienti ai quali proponeva investimenti a suo dire molto redditizi, ma che, in realtà, si sono poi rivelati catastrofici per chi gli aveva consegnato il denaro.

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Secondo il pubblico ministero Stefania Gastaldi l'uomo, accusato di truffa ed esercizio abusivo della professione finanziaria, avrebbe di fatto ingannato gli investitori, facendosi consegnare ingenti somme di denaro (in alcuni casi vicine al milione di euro) che non aveva titolo per investire. Denaro poi bruciato in investimenti ad alto rischio dei quali i clienti poco sapevano. Ma il "sistema" messo in piedi dal vercellese, secondo quanto emerso nel corso dell'indagine andava ben oltre: ai clienti venivano infatti consegnati falsi report sull'andamento degli investimenti, e parte dei soldi erano utilizzati come "riserva" per coprire eventuali richieste di prelievo. "Non c'è mai stato un segno di pentimento da parte dell'imputato - ha detto il pubblico ministero - che anche in sede preliminare ha offerto a parziale ristoro del danno un immobile in verità ipotecato".

Ben 37 le parti offese, gran parte delle quali si sono costituite parte civile: molti di loro appartenevano a gruppi familiari o amicali entrati nel giro del vercellese attraverso altri investitori che ne avevano tessuto le lodi e promosso l'attività. Nessuno di loro, per anni, aveva mai messo in dubbio la sincerità del broker né aveva fatto approfondimenti con le banche online sulle quali erano aperti i conti.

E, anche su questi aspetti, hanno insistito i legali che difendono l'uomo: gli avvocati Mortarino e Scheda, nelle rispettive arringhe, hanno chiesto una sentenza equa, chiedendo, in particolare, che dalla quantificazione del danno, vengano escluse le somme investite e andata perse (cifre che superano i 4 milioni di euro).

La sentenza del giudice Cristina Barillari è attesa per aprire.

fr

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