Un alcoltest non a norma ha fatto saltare la condanna per guida in stato di ebbrezza a un quarantenne di Carmagnola, che ha tirato un sospiro di sollievo e che ora può tornare a guidare.
L'apparecchio in uso alle forze dell'ordine, per rilevare il tasso alcolemico, non era omologato e non era stato nemmeno revisionato.
Il giudice del tribunale di Asti non ha potuto fare altro che assolvere l'uomo. "Il verbale di accertamento era nullo - spiega Patrizia Gambino, legale astigiana del quarantenne di Carmagnola - e il giudice Claudia Beconi ha disposto la sentenza di assoluzione per non aver commesso il fatto".
L'etilometro non risultava omologato e nemmeno revisionato.
"Nel verbale di accertamento dei carabinieri - precisa Gambino - veniva indicato che il dispositivo era omologato, ma non veniva indicata la data. Inoltre - aggiunge - non veniva specificato se fosse stato, o meno, sottoposto a revisione, come impone la legge e come riconosciuto anche da sentenza della Cassazione".
Il quarantenne, il cui tasso alcolemico era di 1.21, rischiava la sospensione della patente e una condanna penale fino a sei mesi di reclusione.
Se invece l'alcoltest avesse rilevato, in maniera corretta, un tasso oltre l'1.50, il rischio che avrebbe corso l'uomo era la revoca del documento di guida, oltre a una pena ben più lunga di sei mesi di carcere.