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Politica | 09 novembre 2019, 08:16

"Invitiamo a Vercelli la senatrice Liliana Segre"

Demaria e Randazzo (Associazione Vercelli Amica): "A Comune e Ufficio scolastico proponiamo di organizzare una conferenza sugli anni delle leggi razziali e sull'Olocausto"

La senatrice a vita Liliana Segre, sotto scorta per le minacce

La senatrice a vita Liliana Segre, sotto scorta per le minacce

Riceviamo e pubblichiamo.

Per essere tangibilmente vicino alla senatrice Liliana Segre, costretta a vivere sotto scorta per le inaudite e quotidiane minacce cui viene sottoposta da legioni di pericolosi ignoranti, il Comune di Vercelli dovrebbe a nostro avviso, d’intesa con le autorità scolastiche, invitare la senatrice a tenere nella nostra città una conferenza sul significato dell’Olocausto e degli orrori nei campi di sterminio nazisti.

Sarebbe un gesto nobile che seguirebbe due alti momenti celebrati di recente nel nostro teatro Civico: la cittadinanza onoraria  a Piero Angela e la laurea honoris causa al figlio, Alberto.

Per gli studenti vercellesi sarebbe un’opportunità unica, qualora la senatrice Segre accettasse l’invito, di ascoltare dalla voce di una protagonista (suo malgrado) di quegli anni terribili, che cosa significava essere ebreo e dunque perseguitato sino alla morte.

Contestualmente, sarebbe altresì significativo pensare al conferimento della cittadinanza onoraria a questa una donna che con il suo coraggio, la sua probità, il suo stile sta onorando il nostro Paese.

Siamo certi che l’amministrazione comunale prenderà in considerazione questa nostra  proposta.

Maurizio Randazzo ed Enrico De Maria - Associazione Vercelli Amica

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