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Arte e Cultura | 22 ottobre 2019, 02:31

Un viaggio tra Kennedy e Sinatra, Paolo VI e messe beat

Venerdì la presentazione del libro di Michelone "Musica e politica 1958-1978" - Dialoga con l'autore Bruno Casalino

Guido Michelone con il suo ultimo libro

Guido Michelone con il suo ultimo libro

Venerdì 25 ottobre alle ore 21 verrà presentato il libro Musica e politica 1958-1978 - scritto da Guido Michelone e pubblicato per le Edizioni Melville di Siena – presso il Comitato Vecchia Porta Casale alla Ca’ dal Mariu bel (Cascina Rampiva, corso papa Giovanni Paolo II, 31/A) . A introdurre il volume a dialogare con l’Autore ci sarà il giornalista Bruno Casalino che sugli stessi argomenti - in particolare la musica degli anni Sessanta - ha dato alle stampe molti interessanti volumi.

Il testo di Michelone, dal sottotitolo”Il ventennio che ha cambiato il mondo” conduce una riflessione, anno per anno, sui rapporti tra pop, canzone, rock, folk, blues, jazz, funk, musica classica e le idee, le filosofie, le utopie di quegli anni partendo da capi, presidenti, religiosi, guerriglieri, artisti, teorici da tutto il mondo. Si tratta insomma di un viaggio tra Kennedy e Sinatra, Rolling Stones e Che Guevara, Paolo VI e messe beat, Paolini e cantautori, inni gospel e Luther King e via discorrendo.

Si legge dalla premessa di Francesco Niccodemo, sociologo, libero professionista,che ha lavorato a Palazzo Chigi e per la Presidenza del Ministro dei Consigli: “Non lo so come è stato essere adolescente nel ventennio politico descritto mirabilmente da Guido Michelone in questo libro. Forse è stato più duro e violento, certamente deve essere stato più bello e vitale, per le idee del tempo e per la musica che girava intorno. I Beatles e Bob Dylan, i cantautori brasiliani e i cantastorie del folk rock, Frank Zappa e Demetrio Stratos. Canzoni che ancora oggi hanno la freschezza e l’urgenza dell’espressione, ma che sono ormai classici come un canone da cui non si può più prescindere. Noi abbiamo il dovere di continuare ad ascoltare le loro canzoni e a tramandarle da una generazione alla prossima. Perché come diceva Thomas Mann, l'amico dell'umanità non conosce differenza fra politica e apoliticità. L'apoliticità non esiste. Tutto è politica”.

Dopo la presentazione e prima della degustazione della tipica panissa vercellese – cucinata dallo chef Guido Manolli – un intermezzo musicale in tema con la partecipazione dell’ottetto Endless Complex che aveva esordito pubblicamente il 21 giugno scorso per la Festa Europa della Musica: capitanata dalla cantante Letizia Gatti – anche vocalist del gruppo Progression di Giuseppe Garavana – la rock band proporrà alcuni celebri brani degli anni Sessanta e Settanta dal taglio soul e r’n’b.

redaz

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