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Pro Vercelli | 16 ottobre 2019, 17:57

Varini: Vi svelo perché scegliemmo Gilardino

VOGLIO CHE SI PARLI SOLO DI SALVEZZA, PERCHE' NON E' UN OBIETTIVO FACILE COME PUO' SEMBRARE

Massimo Varini, direttore sportivo della Pro Vercelli

Massimo Varini, direttore sportivo della Pro Vercelli

Massimo Secondo, Alberto Gilardino, Massimo Varini: la trinità di quest’anno è questa. Accanto ai “soliti due”, insomma, c’è la novità-Gilardino. Tanto famoso come calciatore, quanto inesperto come tecnico. Un azzardo, dunque?

“Si è trattata di una scelta istintiva, di pancia. Questa estate – racconta il ds Varini - contattati cinque, sei possibili aspiranti alla guida della Pro Vercelli. Gilardino fu quello che mi convinse di più. Umile, modesto, ma non solo. Con lui si può parlare di calcio perché ha avuto grandi allenatori come Ancelotti, Prandelli, Gasperini. Un rischio? Forse, ma sono anni che rischiamo: Scazzola, Longo e Grieco venivano da esperienze di settore giovanile, quindi anche con loro abbiamo… rischiato”.

La squadra sta dimostrando che può puntare alla salvezza e, anche, a qualcosa di più.

“Nello spogliatoio io voglio che i ragazzi pensino solo alla salvezza, che non sarà facile. Il Girone A è molto equilibrato nella zona medio-bassa della classifica, fino all’ultimo bisognerà lottare”.

Fino a oggi, però, possiamo dire che la squadra ha lottato bene.

“Il bilancio è positivo, certo. Abbiamo ottenuto un po’ di più con una partita in meno. Ho detto che il bilancio è positivo, ma non mi riferivo solo ai risultati. Siamo la squadra italiana che schiera maggiormente giovani e per di più di proprietà e per di più ancora alcuni di loro sono vercellesi. È quindi un vanto il minutaggio di 5000 minuti collezionati dai giovani, è quindi un vanto – che si traduce nell’attaccamento alla maglia – avere in squadra giocatori vercellesi come Mal, Graziano, Franchino e Romairone”.

E qui a Varini preme dare a Cesare quello che è di Cesare. Fa alcuni nomi e cognomi.

“E’ stato il presidente Secondo che ha deciso di investire nel settore giovanile fin dai tempi della B e adesso stiamo raccogliendo i frutti. Fece un ottimo lavoro Massimiliano Scaglia e ha fatto e sta facendo un ottimo lavoro, magari sotto traccia, Davide Poletto che ha allenato un po’ tutte le categorie, partendo dagli Esordienti. E non posso dimenticare Vito Grieco: i ragazzi che abbiamo ammirato l’anno scorso li aveva fatti crescere negli Allievi. E un grande merito va a Gilardino, perché i vari Quagliata, Grossi (che ha recuperato) e Carosso (che ha un grande futuro) li ha saputi mettere in campo nel migliore dei modi. Salvarci e lanciare giovani significa lavorare per il futuro: la Pro Vercelli, lo sapete bene, non è come la Ternana o il Catania o altre squadre che non badano agli ingaggi”.

E adesso si gioca con la Pro Patria.

“Purtroppo non sarà disponibile Mal, oltre ai vari Masi, Varas e Benedetti, che ha problemi a un ginocchio. Spero che attorno a questa squadra cresca l’entusiasmo: sono giovani e meritano l’appoggio del pubblico. A quella parte di tifo che già ci sta seguendo non posso che dire grazie”.

rb

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