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Politica | 16 novembre 2018, 19:20

Dazi sul riso, la battaglia è quasi vinta

IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, ANTONIO TAJANI E L'EUROPARLAMENTARE ALBERTO CIRIO INCONTRANO RISICOLTORI E MONDO POLITICO

L'intervento di Antonio Tajani, venerdì a Vercelli

L'intervento di Antonio Tajani, venerdì a Vercelli

E' stata vinta una battaglia, importantissima certo, ma la guardia non va abbassata. Soprattutto adesso che un primo risultato è a portata di mano. E' un messaggio di - moderato - ottimismo quello portato al mondo risicolo e politico dal presidente del Parlamento Europeo, l’onorevole Antonio Tajani, in visita a Vercelli per un momento di confronto sul tema della reintroduzione dei dazi sulle importazioni di riso e della salvaguardia di questo fondamentale comparto economico.

La battaglia vinta è quella avviata con la procedura che ha riconosciuto il danno subito dai risicoltori italiani - che sono per lo più vercellesi e lombardi - a causa del dazio zero sulle importazioni di cereali dall'estremo oriente. Il primo traguardo da portare a casa, ormai dietro l'angolo, è la votazione del 4 dicembre prossimo, quando il Parlamento europeo dovrà esprimersi sulla reintroduzione (inizialmente per tre anni) dei dazi sulle importazioni dai Paesi orientali. La partita principale, però, si gioca nel medio e lungo termine sulla Politica Agricola, che, anche a causa della Brexit, rischia di vedersi pesantemente tagliati i fondi, con un'altrettanto pesante penalizzazione per le colture storiche, tra cui, appunto, il riso.

Ad accogliere Tajani, in un incontro organizzato dalla Provincia di Vercelli con il coinvolgimento dell'europarlamentare Alberto Cirio, sono stati i massimi rappresentanti del mondo risicolo piemontese e lombardo: tutti hanno riconosciuto a Tajani e Cirio l'impegno profuso nella battaglia per la salvaguardia del riso e hanno chiesto e promesso sforzi in più per valorizzare un settore strategico.

 

Alle istituzioni europee, il mondo agricolo chiede che venga applicato il principio della reciprocità a salvaguardia di una leale concorrenza. Il rispetto dei diritti umani e dei diritti dei lavoratori e le norme relative all'utilizzo dei prodotti fitosanitari in risicoltura sono ben diversi tra l'Italia e alcuni degli stati dell'estremo oriente da cui provengono ogni anno tonnellate di Indica. E rappresentanti del mondo agricolo, da Confagricoltura, a Coldiretti a Cia chiedono con forza alle istituzioni di farsi carico di scelte politiche che vadano a premiare la qualità del prodotto e della sua filiera.

La Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento europeo ha  deciso di introdurre per tre anni dazi decrescenti sull’import di Indica: 175 euro la tonnellata il primo anno, 150 il secondo, 125 il terzo. E all’osservazione del Presidente dell’Ente Risi Paolo Carrà, secondo cui sarebbe stata più opportuna una quota fissa e non solo per tre anni, Tajani ha replicato che il Parlamento europeo dovrà arrivare a questa soluzione. 

Al di là del tema oggetto dell'incontro, la visita di Tajani a Vercelli, ha anche rappresentato un'occasione di incontro tra le istituzioni europee e il territorio. Un dialogo non sempre facile o diretto, come ha ricordato nel suo saluto il presidente della Provincia, Carlo Riva Vercellotti ma che, quando funziona, come è avvenuto in questo caso, porta a rilevanti risultati.

Ad affollare la Sala delle Tarsie, oltre ai rappresentanti del mondo agricolo, anche i componenti del neo eletto consiglio provinciale e una delegazione di sindaci del territorio, tra cui il primo cittadino di Vercelli, Maura Forte, che ha particolarmente insistito sulla necessità di valorizzare le produzioni di qualità anche attraverso strumenti di comunicazioni ad essi dedicati.

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