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Politica | 08 ottobre 2018, 02:33

«Mai più con il Pd»

RIUNIONE DI LEU: L'IPOTESI DI "VALUTARE TERRITORIO PER TERRITORIO" POSSIBILI ALLEANZE NON HA CONVINTO

Sergio Bagnasco, Federico Fornaro, Marco Grimaldi

Sergio Bagnasco, Federico Fornaro, Marco Grimaldi

«E' un periodo straordinario questo. Secondo i sondaggi la Lega sarebbe passata dal 17 al 32 per cento. E la temperatura del paese è da febbre di cavallo. E tra sette mesi c'è un problema: oltre alle Europee, si voterà per il rinnovo di 4000 comuni. E Liberi e uguali? C'è una divaricazione. C'è chi dice. Mai col Pd, perché il Pd è una forza di destra. E c'è chi invece dice, appunto perché viviamo un momento straordinario, valutiamo territorio per territorio».

Così Federico Fornaro, capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, venerdì a Vercelli.

Al suo fianco il capogruppo di LeU in Regione, Marco Grimaldi.

In sala (via Trento) venticinque persone: chi di Sinistra Italiana, chi di Mdp.LeU insomma.

«Io dal Pd sono uscito e non vedo l'utilità di rientrare, ma non rinuncio al dialogo con 6 milioni di elettori» dice ancora Fornaro.

Grimaldi, da parte sua, ha dato un giudizio positivo dell'attività svolta da LeU in regione. «Se non si trova una sintesi non si va da nessuna parte. Più che chiuderci, noi dobbiamo aprirci».

Ma ad eccezione di Sergio Bagnasco di Leu («Io dico mai col Pd ma dico anche che ogni territorio ha una sua storia, e quindi noi dobbiamo dialogare con le persone») gli interventi che poi si sono succeduti sono stati tutti di chiusura verso possibili alleanze con il Pd.

Interventi duri, anche. Che gettano ombre sul congresso che dovrebbe sancire la nascita di un nuovo partito.

Come quello di Nicola Dessì: «Il centrosinistra non funziona. E c'è poi da considerare che c'è una parte di centrosinistra che approva sempre più un mondo di diseguali».

Come quello di Grazia Camellini: «Qui a Vercelli, se domattina si votasse, se viene ricandidata la Forte il centrodestra, magari con Corsaro, stravince. Questo perché il centrosinistra non è riuscito a qualificarsi».

Più duro ancora l'intervento di Marco Giatti, che sull'operato della giunta Chiamparino ha detto: «C'è stato un forte processo di deindustrializzazione, perché la Fiat non è più in Italia e Chiamparino ha partecipato alla beatificazione di Marchionne. E poi: che ha fatto la giunta Regionale per il nucleare? O per la sanità? Le attese per una cataratta sono di 13 mesi, per una visita neurologica di 9».

La conclusione di Giatti: «Per me il Pd ha tradito il movimento operaio. Tra l'essere un barboncino in un salotto cha sa vagamento di sinistra e la testimonianza, io preferisco la testimonianza».

Insomma, almeno a Vercelli una parte di sinistra (Sinistra Italiana, ma forse anche di Mdp) non accetteranno di allearsi con il Pd alle prossime amministrative.

Due giorni prima, altri esponenti di LeU e del Pd (insieme ad altri senza tessera) si erano riuniti per valutare la possibilità di una lista progressista e di sinistra, senza simboli, che dialoghi con il Pd, ipotizzando eventuali primarie.

rb

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