/ Economia

Economia | 27 giugno 2018, 08:40

Caso Polioli: "Portiamo la vicenda alla ribalta nazionale"

IL SINDACO: "NON POSSIAMO ESSERE TRATTATI DA TERRA DI CONQUISTA, LASCIANDO CENTO FAMIGLIE SENZA UNA PROSPETTIVA"

Caso Polioli: "Portiamo la vicenda alla ribalta nazionale"

"Creare una mobilitazione attorno alla vicenda Polioli che accenda i riflettori nazionali su una vicenda gravissima per l'occupazione in città". La nota del sindaco Maura Forte arriva a pochi minuti dalla chiusura dell'incontro tra sindacati e azienda nel corso del quale Perstorp ha chiuso ogni spiraglio sulla Polioli.

Subito viene convocata una riunione con organizzazioni sindacali e lavoratori del tardo pomeriggio a Palazzo di Città, a cui partecipano assessori e consiglieri sia di maggioranza che di minoranza: la decisione è di far diventare Polioli un caso nazionale senza escludere anzi tentando con ogni mezzo di far giungere la notizia in Svezia per sollecitare il gruppo Perstorp in patria.

I rappresentanti delle diverse forze politiche si sono concordemente impegnati a portare a Vercelli i loro massimi rappresentanti a livello nazionale e i parlamentari europei di riferimento in occasione di una prossima manifestazione a cui verrà invitata tutta la cittadinanza al fine di produrre un evento di rilevanza mediatica decisamente significativa come, per esempio, una fiaccolata di solidarietà con moltissime persone. La data verrà definita non appena avremo le adesioni che ci aspettiamo e che i lavoratori soprattutto si attendono.

Rimane la disponibilità ad accogliere eventuali, serie proposte del gruppo svedese e la disponibilità di aprire un tavolo regionale di operatività.

“Ho scritto – dice Maura Forte - all’assessore regionale Giovanna Pentenero così come al ministro del Lavoro Luigi di Maio per avere sollecite risposte. Con l’assessore ho parlato già stamattina, ora attendo che il Ministro si interessi della vicenda. Mi sono mossa con il rappresentante dei 5 Stelle in Consiglio, Michelangelo Catricalà, per ottenere l’interesse del Ministro su questa gravissima vicenda. Non credo che l’Italia possa essere diventata terra di conquista dove si può venire a prendere e basta e non ho alcuna intenzione di lasciare da sole le cento famiglie coinvolte”.

redaz

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore