Attualità - 06 maggio 2018, 16:56

Casa "Rosa Colombo": un punto di riferimento per chi vuole rifarsi una vita

NELLA STRUTTURA DEL BELVEDERE SONO GIA' OSPITATE DUE FAMIGLIOLE CHE STANNO AVVIANDO PERCORSI VERSO L'AUTONOMIA ECONOMICA

Due famiglie hanno già trovato una casa e varie persone che si occuperanno di loro, aiutandole a ricostruirsi una vita. Perché la nuova casa d'accoglienza temporanea "Rosa Colombo", inaugurata domenica mattina nei locali dell'ex casa parrocchiale del Belvedere, non è solo un luogo in cui dormire, farsi una doccia e manngiare qualcosa, ma è il primo tassello di un percorso di crescita verso l'autonomia offerto a persone che si trovano ad affrontare un tracollo imprevisto.

Il taglio del nastro della struttura, realizzata da Associazione don Picco, Associazione Santa Teresa e Caritas nell'ambito del progetto "Emergenza abitativa", è stato affidato all'arcivescovo, monsignor Marco Arnolfo, e a Maria Raisaro, pronipote ed esecutrice testamentaria delle volontà di una benefattrice da riscoprire. Grazie al suo lascito, e al contributo di enti e Fondazione, è stato possibile realizzare parte dei lavori di sistemazione dello stabile.

Nei due piani già sistemati ci sono una dozzina di posti letto: stanza da due o tre posti, con il bagno e con alcuni spazi in comune, tra cui cucina e soggiorno. Inoltre ci sono due mini alloggi per altrettante famiglie - attualmente occupati da una coppia con due bambini piccolissimi e una coppia con un bimbo di pochi anni. A loro, che per ovvi motivi dovranno fermarsi un po' più a lungo, è stato affidato il compito di "custodire" l'edificio e chi vi soggiornerà.

"Prendersi cura gli uni degli altri per affrontare insieme le nuove povertà causate dalla crisi è il messaggio che vogliamo dare inaugurando questi locali" ha detto monsignor Arnolfo, prima di benedire e visitare la struttura, accompagnato da Gianni Brunoro, direttore della Caritas, dai sacerdoti salesiani di Isola e Belvedere, dai volontari vincenziani e dal diacono Roberto Mattea che coordina il progetto tramite l'associazione Santa Teresa. Presenti alla cerimonia anche il sindaco Maura Forte, l'assessore Graziella Ranghino e la garante comunale per i diitti dei detenuti Roswitha Flaibani. Per tante categorie di persone di cui il Comune, a vario titolo si occupa, la struttura potrà essere di aiuto ad avviare un percorso di crescita verso l'autonomia.

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