Salute - 27 luglio 2016, 17:31

Corsi di formazione obbligatori per chi applica piercing e tatuaggi

PREVENZIONE DELLE INFEZIONI, NORME IGIENICO SANITARIE, ALLERGIE, ASPETTI MEDICO LEGALI: 94 ORE DI LEZIONE OBBLIGATORIA ED ESAME FINALE. UNICI ESCLUSI: QUELLI CHE FORANO LE ORECCHIE

Corsi di formazione obbligatori per chi svolge (o intende aprire) un'attività di tatuatore oppure applica piercing o realizza trucco permanente. Lo stabilisce una delibera approvata oggi dalla giunta regionale del Piemonte a tutela della salute dei consumatori.

Chi vuole intraprendere questo tipo di attività dovrà obbligatoriamente frequentare un  corso di 94 ore, compreso l'esame finale, suddivise in 4 moduli (coloro che svolgono l’attività da almeno due anni hanno l’obbligo di frequenza del solo 4° modulo, la frequenza complessiva è invece obbligatoria per coloro che devono avviare l’attività): il possesso dell’attestato di frequenza con profitto al corso è, infatti, condizione necessaria per l’apertura di nuove attività.

“Numerosi studi epidemiologici hanno dimostrato il rischio di trasmissione di infezione soprattutto laddove si utilizzano aghi taglienti – commenta l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta –. La Regione Piemonte già nel 2003 si era dotata di una normativa in materia che fornisce indicazioni tecnico-sanitarie per l’esecuzione dell’attività di tatuaggio e piercing. A livello nazionale, però, non esiste una normativa che disciplini espressamente questa figura professionale e il Ministero ha demandato alle Regioni l’organizzazione di corsi di formazione obbligatori per gli esercenti le attività di tatuaggio e piercing”.

Il corso avrà come docenti medici, chimici, infermieri, tecnici della prevenzione, esperti in materie giuridiche e operatori Arpa. Tra gli argomenti di studio: anatomia e fisiologia della pelle, prevenzione delle malattie infettive (Hiv, epatite virale), sterilizzazione, disinfezione, rischi per la salute (reazioni avverse, allergie), requisiti igienico-sanitari dei locali e delle attrezzature, normative europee, nazionali e regionali, aspetti medico-legali, smaltimento dei rifiuti.

“Credo che questo provvedimento sia un passo avanti importante nel garantire la sicurezza delle tante persone che si rivolgono all'arte del tatuaggio”, sottolinea l’assessore regionale all’Istruzione e Formazione professionale, Gianna Pentenero, ricordando che il percorso formativo non è obbligatorio per coloro che effettuano esclusivamente la foratura del lobo dell’orecchio (anche come prestazione complementare alle attività di farmacia, parafarmacia e di vendita di monili o di oggetti preziosi) e non abilita ad effettuare attività di piercing su parti anatomiche la cui funzionalità potrebbe essere compromessa (es. lingua, genitali, mammelle).

redaz