Sarebbero almeno una trentina le ragazzine adescate attraverso Facebook dall'uomo di Cossato di 49 anni finito in manette con l'accusa di induzione alla prostituzione minorile. Tra loro anche due quattordicenni.
Secondo le accuse, l'uomo, un disoccupato che vive insieme all'anziano padre, avrebbe agganciato le ragazzine fingendosi un coetaneo per poi trascinarle in giro di incontri erotici sadomaso. Una vicenda venuta alla luce grazie alle confessioni di una giovanissima "preda" che ha raccontato ai genitori gli strani messaggi scambiati via social: padre e madre si sono rivolti alla Polizia Postale che, dopo i primi accertamenti, ha capito di trovarsi non di fronte a un episodio sporadico, ma davanti a una pericolosa metodologia di azione.
Alle ragazze l'uomo si proponeva come "schiavo", organizzando incontri sessuali durante i quali chiedeva di essere picchiato, e facendosi inviare foto delle vittime senza veli. In cambio delle prestazioni offriva soldi, ricariche telefoniche e sigarette.
Da noir anche la scelta dei luoghi in cui "agganciare" le prede: autobus della scuola e centri commerciali per il primo incontro, un boschetto isolato, invece, per gli incontri sessuali. L'uomo, ora si trova in carcere a Biella in attesa dell'udienza di convalida.