Attualità - 21 luglio 2016, 06:00

Un bel tuffo rinfrescante: nel lago di Viverone

PRESENTATO IL RAPPORTO SULLA BALNEABILITA' DELLE ACQUE PIEMONTESI: IL LAGO BIELLESE E' UN ESEMPIO VIRTUOSO PER QUALITA' DELLE ACQUE E PER L'ATTIVAZIONE DEL "CONTRATTO", ESEMPIO CONCRETO DI PROMOZIONE TERRITORIALE

All’apertura della stagione 2016, 91 zone su un totale di 93 monitorate dall’Arpa Piemonte, e dislocate su sette laghi e due corsi d’acqua, sono state dichiarate balneabili. Le due zone non balneabili si trovano sul Lago Maggiore e sono state riammesse alla balneazione dopo il primo campionamento effettuato ad aprile.

Sono i dati diffusi nel corso della conferenza annuale sulla qualità delle acque di balneazione in Piemonte, svoltasi a Viverone con la partecipazione dell’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia, e del direttore generale dell’Arpa regionale, Angelo Robotto.

L’elevata qualità delle acque di balneazione del Piemonte è stata confermata anche per la stagione 2015 e per i primi mesi del 2016. Le criticità rilevate nella stagione - riconducibili sia al dilavamento del terreno durante intense piogge sia alla conseguente attivazione di sfioratori di piena dei sistemi fognari e dei by-pass degli impianti di depurazione - non hanno influito sulla balneabilità per oltre 2 o 3 giorni, catalogabili, nella maggior parte dei casi, come “inquinamenti di breve durata”.

A spiccare, per vari motivi, è un lago molto caro ai vercellesi, quello di Viverone. "E' un esempio virtuoso - commenta l'assessore Valmaggia - sia perché il lago è sede di ben sette siti di balneazione di qualità ‘eccellente’, sia perché accoglie il primo ‘Contratto di Lago’ stipulato in Piemonte. Tali risultati sono stati possibili grazie all’impegno delle istituzioni locali e alla partecipazione attiva dei cittadini e delle associazioni coinvolte. Auspico che sull’esempio del lago di Viverone si stipulino altri contratti di lago in Piemonte, nel segno della condivisione e della partecipazione dei territori”.

Nei cinque laghi a potenziale rischio di fioriture di cianobatteri (Maggiore, Viverone, Avigliana, Sirio e Candia) è stato condotto, come nei precedenti anni, un monitoraggio specifico al fine di prevenire eventuali rischi per la salute dei bagnanti riconducibili alla presenza di biotossine in concentrazioni superiori ai limiti normativi (> 25 µg/l). Per il 2016 sono previsti un totale di 738 campioni di routine per il monitoraggio degli escherichia coli e enterococchi  e 156 campioni per il monitoraggio cianobatterico.

redaz