Cronaca - 12 aprile 2016, 10:00

Firme false: è battaglia sulle parti civili

GLI AVVOCATI DIFENSORI CHIEDONO DI ESTROMETTERE DAL PROCESSO I CINQUE "CITTADINI ELETTORI" CHE CHIEDONO I DANNI AI POLITICI DI IERI E DI OGGI PER LA VICENDA LEGATA ALLE PROVINCIALI DEL 2011

Il Tribunale di Vercelli

Fuoco di fila degli avvocati della difesa contro le richieste di costituzione di parte civile al processo per le firme false nelle elezioni provinciali del 2011. Il dibattimento non è ancora entrato nel vivo e già subisce una prima battuta d'arresto, perché, di fronte alle eccezioni sollevate dai legali che assistono i 14 politici accusati di falso ideologico, il giudice Maria Teresa Guaschino ha rinviato in via preliminare l'udienza al 2 maggio prossimo. In quell'occasione farà conoscere la decisione in merito alla costituzione delle parti civili e si calendarizzeranno i lavori.

Tempi lunghi, dunque per un procedimento che si celebra a distanza di 5 anni dai fatti contestati e che coinvolge Filippo Ristagno (difeso dall'avvocato Cesare Fiorenzi), Guglielmo La Mantia (difeso da Bruno Poy), Alessandro Demichelis (difeso da Mauro Pigino), il sindaco di Vercelli Maura Forte (difesa da Massimo Mussato e Pigino), Armando Apice, Camillo Bordonaro il consigliere regionale Giovanni Corgnati (tutti difesi da Roberto Scheda), l'ex vice sindaco Antonio Prencipe (difeso dai legali Giorgio Malinverni e Anna Binelli), Piero Giuseppe Santhià (difeso da Alice Abena), Massimo Materi (difeso da Marco Materi), Gino Corradini (difeso da Gian Eugenio Ferla), Valentino Guglielmino (difeso da Sandro Delmastro Dellevedove), Pier Giorgio Comella (difeso da Daniela Francia e Luca Berra) ed Emanuele Pozzolo (difeso da Roberto Rossi ed Enzo Pozzolo).

A sorpresa, nella prima udienza della scorsa settimana, erano arrivate le costituzioni di parte civile di Gian Piero Borzoni (in qualità di cittadino elettore e in sostituzione di Comune e Provincia), Mario Carmelo Marceddu (in sostituzione di Comune e Provincia), Pier Giorgio Viazzo (cittadino elettore), Francesco Vercelli (cittadino elettore che si era costituito contro tutti tranne Comella e Guglielmino), Vera Vaccari (cittadino elettore che si era costituita contro tutti tranne Comella, Guglielmino, Pozzolo e Apice). A rappresentarli l'avvocato Sara Franchino, anche in sostituzione di altri colleghi. La decisione di schierarsi nei confronti dei politici finiti nel mirino della magistratura non ha mancato, in questi giorni, di causare vivaci reazioni: Borzoni, infatti, è il segretario cittadino della Lega Nord, mentre gli altri cittadini elettori erano stati tutti candidati in varie liste che parteciparono a quella competizione elettorale.

Ad aprire la presentazione delle eccezioni è stato l'avvocato Mussato che si è concentrato in particolar modo sulle richieste di costituzione presentate da Borzoni con Marceddu e Viazzo (che maggiormente toccavano la sua assistita), chiedendo che non venga ammessa quella in cui si sostiusce al Comune, in quanto il Comune non può essere considerato parte lesa in un provvedimento relativo alle elezioni provinciali; di escludere quella in sostituzione della Provincia, in quanto, per essere considerata parte offesa, la Provincia avrebbe dovuto ricevere dalla pubblica accusa tutti i provvedimenti di notifica relativi al processo in corso, in modo tale da poter decidere se costituirsi o meno in giudizio. E di escludere anche le costituzioni dei singoli cittadini elettori in quanto giunte "fuori tempo massimo", dal momento che la norma prevede due anni di tempo. A corredo una corposa documentazione implementata anche dall'avvocato Scheda. Dal canto suo, l'avvocato Poy ha aggiunto la richiesta di esclusione di Vercelli e Vaccari in quanto residenti fuori provincia, aggiungendo anche che, per una delle liste la presenza di firme contestate fu ininfluente perché la lista non venne ammessa alla competizione elettorale, mentre, per l'altra, fu ininfluente per sovrabbondanza di sottoscrizioni. Il che, dunque, non avrebbe causato danni ai cittadini elettori.

Ha ribadito la sua posizione, invece, l'avvocato Franchino, mentre il pm Davide Pretti si è rimesso alla decisione della corte. Si torna in aula il 2 maggio.


redaz