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Economia | 16 marzo 2020, 09:04

Export, il vercellese brilla in un Piemonte che arranca

Nel 2019 il valore delle esportazioni è cresciuto del 6%, collocando la provincia al primo posto a livello regionale

Export, il vercellese brilla in un Piemonte che arranca

Nel corso del 2019 il valore delle esportazioni della provincia di Vercelli è risultato superiore ai 2.500 milioni di euro, segnando un aumento pari al +6,0%, il dato più alto a livello regionale, dove solo Cuneo registra l’altro segno positivo. Un traguardo molto positivo, anche in considerazione del fatto che, a fronte di una media nazionale positiva attestata al +2,3%, assistiamo ad un generale calo dell’area nord occidentale del Paese che ha segnato -1,2%, nel cui ambito il Piemonte ha registrato una maggiore contrazione pari a -3,5%.

Nel complesso il dato è di rilievo (+6,0%), specie considerando le medie regionali e nazionali ed il fatto che il confronto è con un periodo riferito al 2018, anno record per l’export.

E' il settore manifatturiero a coprire quasi in esclusiva la quota dell'export provinciale, segnando nel complesso un aumento del +6,1% dei volumi di vendite all'estero. Il tessile abbigliamento nel corso dell’ultimo trimestre dell’anno ha perso lo slancio dei volumi di vendita, chiudendo con un dato complessivo del -1,0%, con il comparto degli articoli di abbigliamento, il più importante in termini di valori assoluti, anch’esso in frenata negli ultimi tre mesi del 2019, che chiude con +2,1%. Negativa la dinamica complessiva per i prodotti tessili (-16,9%).

Nel variegato settore dell'industria metalmeccanica compaiono alcuni segni negativi, con il calo ad esempio (tra i comparti con un minimo peso in termini assoluti) dei mezzi di trasporto (-10,3%).

Nell’ambito del settore si registra la buona performance del comparto dei macchinari ed apparecchi n.c.a. (+8,4%), che segna anche il valore assoluto più alto tra i diversi comparti. Si registrano aumenti per il settore alimentare (+7,9%), mentre è di assoluto rilievo la dinamica degli articoli farmaceutici (+26,2%) e dei prodotti chimici (+14,6%).

Il bacino dell’UE 28 si conferma la destinazione principale delle esportazioni vercellesi, coprendo il 55,4% delle vendite all’estero. Considerando i paesi che assorbono le quote più significative dell’export provinciale, risultano positive le esportazioni verso la Francia (+4,3%), la Germania (+7,3%), il Regno Unito (+9,6%) e l’Austria (+49,8%); in leggero calo, quelle verso la Spagna (-1,3%). Nel complesso l'area comunitaria ha registrato un dato globale di aumento dell'export pari a +6,7%.

L'export nei mercati extra UE ha registrato un aumento pari al +5,1%, influenzato dalla forte espansione verso gli Stati Uniti (+26,1%) e, seppure in misura minore, verso la Cina (+7,5%), mentre nel corso dell’anno tra i mercati con una certa importanza registriamo una netta contrazione delle esportazioni verso il Giappone (-25,6%), Hong Kong (-12,2%) e la Svizzera (-16,0%). 

"La provincia di Vercelli - dice il presidente della Camera di Commercio, Alessandro Ciccioni - grazie anche a una maggiore differenziazione produttiva, trainata dalle performance di alcuni comparti della meccanica e dalla farmaceutica chimicomedicinale, è riuscita ad incrementare quote sui mercati UE ed Extra UE. Considerate le difficoltà dell’economia a livello globale e le poco favorevoli condizioni create dalle politiche sui dazi, unitamente alle emergenze sanitarie a livello ormai globale, il timore è che le ripercussioni sull’export si vedranno nel corso del 2020”.

redaz

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