Spettacoli - 20 gennaio 2020, 16:55

"Did we meet in Woodstock?", successo di Roberto Sbaratto

Buona partecipazione al Teatro Civico per lo spettacolo dell'attore vercellese

Roberto Sbaratto durante lo spettacolo, di cui ha firmato anche il testo con Cinzia Ordine.

Roberto Sbaratto durante lo spettacolo, di cui ha firmato anche il testo con Cinzia Ordine.

Domenica 19 gennaio al Teatro Civico è andato in scena “Did we meet in Woodstock?”, uno spettacolo di Roberto Sbaratto e Cinzia Ordine. 

Particolare la struttura della rappresentazione: Sbaratto, solo sul palco per tutte le due ore e tre quarti, si è prodotto in un monologo dinamico, in cui ha costantemente interagito con immagini e filmati musicali alle sue spalle. 

Un ping pong fra America ed Europa che ricostruisce la complessità socio-culturale della fine degli anni ’60, grazie a una cavalcata di contributi audio-visivi che incrociano arte, letteratura, spettacolo e storia politica. 

Della kermesse di Woodstock, grazie a un accurato lavoro di ricerca, si  raccontano i vari tentativi per trovare una location, dando nomi e volti a coloro che si sono occupati d’ogni aspetto dell’organizzazione. Una restituzione di merito interessante, dato che proprio a Woodstock si devono molte innovazioni, diventate poi prassi nella gestione di eventi del genere. Della musica di quei 3 giorni vengono mostrate le vette artistiche entrate nel mito, grazie alle immagini del docufilm di Micheal Wadleigh, ma si riferisce anche delle grandi difficoltà (affluenza enorme, condizioni igieniche e avverse condizioni meteorologhe) superate con successo.

Tutto è raccontato con cura, senza pesantezza: la prosa di Sbaratto è essenziale ma mirata, sapientemente inframezzata dai video delle canzoni afferenti ad ogni tratto della storia. L’effetto è piacevole, l’attenzione viene cullata dalla musica, per poi tornare a focalizzarsi sul flusso narrativo: lo spettatore non conosce noia, ma ritmo e partecipazione emotiva. 

Giulio Dogliotti, dell’Associazione culturale “Il Porto” che ha realizzato lo spettacolo: “All’inizio ero un po’ perplesso davanti a questa formula, invece è stata riuscitissima: il pubblico era evidentemente soddisfatto, sono stati gli applausi e i commenti a dimostrarlo. Ci tengo a sottolineare che non c’è stata una parola volgare, si è puntato sulla semplicità del racconto, con frasi brevi e le ottime voce e dizione di Sbaratto. Il sincronismo con parola e immagine è stato perfetto in contenuti e ritmo, grazie a Cinzia Ordine che si è occupata della regia tecnica. Ho amato anche l’ultima parte che ha evocato istanze attuali come l’attenzione all’ambiente e la tragedia degli incedi in Australia. Mi auguro che “Did we meet in Woodstock?” possa essere esportato anche fuori da Vercelli, nei teatri delle città limitrofe.”

Elisa Rubertelli

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