Arte e Cultura - 16 dicembre 2019, 11:09

Un romanzo con più trame, più tempi, più linguaggi

Il castello di Baux di Ninetta Pierangeli

Un romanzo con più trame, più tempi, più linguaggi

Il castello di Baux di Ninetta Pierangeli, Scatole Parlanti, Viterbo 2019, (pagine 205), è un romanzo con più trame, più tempi, più linguaggi. Nel 2015, nel castello di Baux, in Provenza, viene allestita una mostra in cui, tramite l’audioguida, gli oggetti parlano e raccontano dei loro antichi proprietari e delle loro storie leggendarie. Il protagonista del romanzo è, Bertrand Beçancourt, un nerd disoccupato, solitario e balbuziente. Tutto inizia con i Pink Floyd alla radiosveglia:“How I wish, how I wish you were here”… ma… ma you chi? Perché aveva messo la radiosveglia? Recandosi due volte a 

a visitare la mostra del castello, tra corazze, bandiere, armi e strumenti musicali medievali, Bertrand scoprirà la riposta all’incipit del romanzo, sarà investito da una missione da compiere e ritroverà un antico amore. 

Ninetta Pierangeli è un’insegnante di lettere e una scrittrice. Ha pubblicato diverse opere per bambini e ragazzi: Il tempo degli animali felici (Nicola Calabria Editore, 2006), Le avventure di Agostino il millepiedi (Edigiò, 2007), Il bar del porcospino (Edigiò, 2009), I colori del Natale (Nicodemo edizioni, 2009), Fiabe al personal computer (Edilet, 2011), Le pantere colorate (Edigiò, 2011), Lo zainetto (Bastogi, 2012), Il piccolo Gaio. Storia fantastica di Giulio Cesare (Edigiò, 2013), La laguna incantata (Edigiò, 2017). Negli ultimi anni sono usciti anche tre romanzi per un pubblico “grande”:  Asperger (Lepisma, 2015), L’immagine misteriosa (Alter Ego, 2016), Bella ciao (Alter Ego, 2017).

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