Question time, in Regione, sugli annunciati 83 licenziamenti collegati allo spostamento della produzione di LivaNova da Saluggia al Canada. A presentare il documento è stato il consigliere regionale vercellese Carlo Riva Vercellotti.
“Quest’oggi ho presentato un question time per porre all’attenzione della Giunta regionale Cirio la situazione della società LivaNova (ex Sorin) e della filiera a essa collegata in campo delle biotecnologie biomedicali. Ringrazio l’assessore al Lavoro, Elena Chiorino, che si è dimostrata sensibile e decisa a difendere l’occupazione dei lavoratori coinvolti e di chiedere al Governo di avviare una politica industriale, degna di questo nome, a tutela di queste produzioni d’eccellenza, altamente tecnologiche e innovative".
L'obiettivo di Riva Vercellotti è "evitare in tutti i modi di depauperare le zone del chivassese e basso vercellese di un sito di riferimento a livello regionale e nazionale. Le maestranze coinvolte sono d’alto profilo e quindi è indispensabile scongiurare possibili delocalizzazioni che impoverirebbero il tessuto produttivo del Piemonte. L’assessore ha assicurato che avvierà un dialogo con la società per difendere intanto le 83 lavoratrici e lavoratori del sito di Saluggia: perché il timore è che si inizi da questa azienda per poi smontare l’intero distretto".
Ad aumentare l'amarezza per le decisioni dell'azienda c'è anche un altro fatto. "Oggi in aula - prosegue Riva Vercellotti - abbiamo anche appreso che la società ha beneficiato di contributi statali, per questo la nostra preoccupazione è trovarci l’ennesima multinazionale che arriva in Italia, beneficia di fondi statali per la ricerca, recupera know how, mercati e clienti e poi se ne torna all’estero. Se confermato questo sarebbe inaccettabile: lo Stato ha il dovere di vigilare sulle risorse erogate” .