/ Cronaca

Cronaca | 23 ottobre 2019, 14:36

Minaccia i carabinieri con un cacciavite: 30enne finisce in manette

L'arresto nel corso di un'indagine per il furto di un telefonino

E' finito in manette per resistenza e violenza a pubblico ufficiale un marocchino sospettato di utilizzare un cellulare rubato.

Tradito dal nervosismo, l'uomo ha estratto un grosso cacciavite e ha minacciato prima di farsi del male e poi di colpire i militari.

La vicenda ha avuto come teatro Serravalle Sesia dove, alcuni mesi fa, un giovane si era rivolto ai carabinieri, lamentando il furto del proprio telefonino. I militari hanno svolto le opportune indagini scoprendo che l’apparecchio telefonico era in uso a una persona dimorante nello stesso centro che aveva sostituito la scheda telefonica e continuava a utilizzarlo. Dopo aver ottenuto l’emissione di un decreto di perquisizione alla ricerca del telefonino, nel pomeriggio di martedì i carabinieri sono andati all’abitazione del presunto utilizzatore, allo scopo di ricercare l’apparecchio telefonico.

L’extracomunitario, tuttavia, non era presente in casa e quindi i carabinieri lo hanno cercato sul posto di lavoro: l'uomo, con precedenti penali di varia natura, si è subito indispettito per le richieste delle forze dell'ordine e, giunto innanzi alla propria abitazione, ha improvvisamente estratto un grosso cacciavite minacciando i militari di procurarsi delle lesioni, per poi, brandendolo con fare minaccioso, spostarsi in strada dove, urlando, ha messo in scena un’azione dimostrativa allo scopo di rendere eclatante la sua disperazione.

I carabinieri, a fatica, sono riusciti a disarmare l’esagitato, evitando così che potesse procurare delle lesioni a se stesso o ai militari stessi e lo hanno arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. L'uomo, 30enne, è stato portato in carcere e mercoledì mattina processato per direttissima. L’arresto è stato convalidato, ma il suo legale ha chiesto i termini a difesa e pertanto il processo è stato fissato al 18 novembre. Nel frattempo l'uomo resterà ai domiciliari. Quanto al telefonino, invece, il mistero permane perché nell'abitazione non è stato trovato nulla.

redaz

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore