Crescentino - 22 ottobre 2019, 15:56

Sei mesi per riattivare l'impianto di bioetanolo

Crescentino, al tavolo tecnico con Comune e Provincia Versalis Spa presenta il cronoprogramma dei lavori

Sei mesi per riattivare l'impianto di bioetanolo

Entro il maggio 2020 Versalis Spa, la società che ha rilevato le aziende bio della Mossi & Ghisolfi sarà in grado di produrre bioetanolo nell'impianto di Crescentino. Il cronoprogramma e la tipologia di interventi da realizzare per rimettere in opera l'impianto sono stati resi noti nel corso della seconda riunione del Tavolo tecnico convocato dalla Provincia di Vercelli per analizzare le integrazioni fornite da Versalis S.p.a al progetto che, a regime, prevede 35 posti di lavoro.
Erano presenti il Comune di Crescentino, con il sindaco Vittorio Ferrero, l’assessore all’Ambiente Annalisa Bordignon e il responsabile del Settore Urbanistica e Ambiente, Arpa Piemonte e i funzionari dell’Area Ambiente della Provincia di Vercelli.
Il management e i tecnici di Versalis hanno illustrato ai componenti del tavolo tecnico il dettaglio delle integrazioni e di tutte le attività di precommissioning e commissioning necessarie alla rimessa in funzione degli impianti. Opere che avranno la durata di 6 mesi, da dicembre 2019 a maggio 2020, e che prevedono: interventi propedeutici alla riattivazione della caldaia a biomasse (manutenzione straordinaria, lavaggio, rimontaggio turbina modificata e test dell’assetto cogenerativo) interventi di manutenzione straordinaria e miglioramento dell’impianto di trattamento acque con specifici accorgimenti per l’abbattimento delle emissioni odorifere, interventi di adeguamento normativo di tutti gli impianti (elettrico, anticendio, etc..) dello stabilimento, avvio dei procedimenti di trattamento acque, pretrattamento biomasse, idrolisi, fermentazione e distillazione necessari per la successiva produzione di bioetanolo.

Nell’ambito del cronoprogramma presentato, la ditta ha chiesto di poter avviare preliminarmente la caldaia a biomasse, nel corso del mese di dicembre, e giungere al completo riavvio dell’impianto di bioetanolo entro maggio 2020.

Tale richiesta di carattere straordinario è stata motivata da esigenze di natura tecnica, legate allo stato di avanzamento degli interventi di efficientamento e di manutenzione straordinaria, soprattutto sull’impianto di bioetanolo, dove si sono concentrati i maggiori investimenti di miglioramento.

Ciò si è reso necessario in quanto l’impianto di produzione di etanolo risulta fermo da più di due anni e la caldaia stessa da oltre un anno e mezzo; il riavvio preliminare della centrale è propedeutico alla produzione di bioetanolo, al fine di testare gli interventi di adeguamento dell’assetto cogenerativo e le sezioni di spillamento del vapore.
"Fino all’avvio dell’etanolo non disponendo della lignina la caldaia sarà alimentata unicamente a cippato di legno vergine, il cui approvvigionamento sarà a filiera corta”, spiegano in una nota stampa Comune e Provincia.

Il Tavolo tecnico, valutata la configurazione di riavvio proposta, non ha rilevato particolari obiezioni tali da definire sostanziali le modifiche richieste ed ha deciso, infine, di verificare il rispetto del cronoprogramma e delle varie prescrizioni in due momenti di incontro che si svolgeranno all’interno dei sei mesi di messa in marcia.
La Società ha confermato la volontà di organizzare un open day, presumibilmente entro la prima decade di dicembre, al fine di permettere una visita pubblica dello stabilimento a tutte le persone che lo desidereranno.

redaz

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