Indagine sul vice presidente del consiglio comunale, Giuseppe Cannata, finito nella bufera per una frase omofoba pubblicata su Facebook. A Cannata viene contestato il reato di istigazione a delinquere aggravato dall'utilizzo di mezzi informatici e telematici.
Martedì mattina la D.I.G.O.S. della Questura di Vercelli, unitamente al Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica, ha dato esecuzione a due decreti di perquisizione locale, personale ed informatica emessi dalla Procura della Repubblica, per la ricerca sulla pagina personale del profilo facebook a lui in uso del post, del 21 luglio 2019 ore 19.17, dal tenore “e questi schifosi continuano imperterriti. Ammazzateli tutti ste lesbiche, gay e pedofili”.
La perquisizione informatica ha dato esito positivo, consentendo di attribuire inequivocabilmente la responsabilità di tale esternazione alla persona sottoposta alle indagini. Contestualmente, è stata notificata a Cannata l’informazione di garanzia e sul diritto di difesa con la quale lo si è informato che l’Ufficio procede a suo carico per il delitto di istigazione a delinquere, aggravata dalla commissione del fatto attraverso strumenti informatici e telematici.