Sul muro, in fondo alla sala, c'è un pannello in legno chiaro, sagomanto con le forme della basilica di Sant'Andrea e con le logge dell'Antico Ospedale. Intorno, piccoli tavole, pedane, piattaforme con i cuscini e i giochi. Tra un'arcata e l'altra delle sale ci sono allegri scaffali viola e sui mini tavoli libricini per i più piccoli.
E' uno luogo per giocare, per stare insieme e per coltivare la cultura e la curiosità, la "La Biblioteca dei Andrea", spazio intitolato alla memoria di Andrea Raineri inaugurato martedì nel complesso dell'Antico Ospedale. Un "contenitore" che, pezzo per pezzo, sta lentamente riempiendosi di iniziative e servizi.
Ora tutto il piano terra sul lato di via Galileo Ferraris è occupato da strutture a servizio dei bambini e della cultura: da un lato le sezioni Scaffale Aperto e Ragazzi della Biblioteca Civica, con la bella saletta per le presentazioni e le conferenze; dall'altro la ludoteca per i piccoli.
"Il posto giusto per rivedere il sorriso di mio fratello nel sorriso dei bambini; per rivedere il suo amore per la cultura nella curiosità naturale che hanno i piccoli; per ricordare il suo entusiasmo attraverso la spontaneità dei fanciulli", ha detto Lorenzo Raineri, ricordando, insieme ai genitori e all'amministrazione comunale, l'impegno del fratello.
"Andrea ha voluto questo posto con tenacia e impegno - hanno ricordato, con commozione, il sindaco Maura Forte e gli assessori Michele Cressano e Daniela Mortara -. Oggi possiamo consegnarlo alla città dicendo che questo è uno dei nostri modi di investire sui giovani, un modo per far vivere Vercelli come città dei bambini, e per recuperare e dare contenuti a uno spazio storico bellissimo, restituendolo alla città".
In attesa del grande intervento di costruzione della torre libraria e di trasformazione della Manica delle Donne nella libreria civica e universitaria, il trasferimento della ludoteca libera spazi per avviare un altro importante progetto che il Comune ha curato insieme a Claudio Costa e Cristina Bozzetta dell'Unione ciechi.
Attraverso la messa in funzione di una serie di visori e altre attrezzature pensate su misura per gli ipovedenti, verrà infatti messo a disposizione dei vercellesi un altro servizio, utilizzabile da chi ha problemi di vista a causa di patologie o anche solo per l'avanzare dell'età. "Ci sono tante persone che non sono cieche - ha spiegato Costa - ma che a causa di malattie o dell'età che avanza non sono più in grado di gestire in autonomia la lettura di documenti, ricette, bugiardini. Questi visori e questi lettori saranno un serivizio a disposizione di tutti loro".
Un progetto per aprire la strada "A una cultura che sia davvero senza barriere - ha aggiunto Bozzetta - e che sia inclusiva per tutti: dai libri in Braille ai lettori tecnologici di oggi, lo sforzo è stato sempre quello di dare strumenti di autonomia a chi ha problemi di vista. Invitiamo tutti i vercellesi a venire a incontrarci, a confrontarsi con noi e a scoprire ciò che la tecnologia ci consente di fare".