Platea del Civico al gran completo, domenica pomeriggio, per la presentazione del cortometraggio firmato da Matteo Bellizzi “Io sono il confine, un racconto per immagini della Basilica di Sant’Andrea a Vercelli”.
Un video prodotto dall’Assessorato alle politiche culturali del comune di Vercelli che, come hanno ricordato in apertura il sindaco Maura Forte e l’assessore Daniela Mortara, non ha solo lo scopo di celebrare la nostra basilica, ma anche e soprattutto quello di promuoverla.
E così, in onore dei suoi 800 anni, il monumento simbolo di Vercelli si mostra al mondo in 12 minuti densi di immagini in cui le protagoniste assolute sono la luce e la pietra, quella pietra che, usando le parole degli autori, in parte è diventata polvere, in parte capolavoro.
È una regia, quella di Bellizzi, che osa esplorare prospettive mai viste prima, privilegiando riprese aeree e sguardi inediti a dettagli forse finora passati inosservati. Insomma uno sguardo che fa apparire la basilica completamente nuova anche a chi l’ha avuta sotto gli occhi per tutta la vita.
Ma il corto non è un racconto di sole immagini: Alessandro Barbaglia (a cui si deve anche il titolo dell’opera), Francesco Brugnetta, Lucia Grosso e Alfonsina Zanatta hanno dato voce a un ipotetico, anonimo narratore incarnato da una voce d’eccezione, quella di Alessandro Haber.
Nelle parole di Bellizzi è emerso chiaramente l’intento di restituire quella che poteva essere l’immaginazione di chi ha pensato e costruito il Sant’Andrea, anche se, ha ammesso il regista, all’inizio ha provato un attimo di “vertigine” a lavorare con tanta bellezza. La stessa vertigine che ha saputo magistralmente restituire al pubblico.
Degna di nota anche la colonna sonora affidata, anche questa, a grandi artisti del nostro territorio: Gian Luigi Carlone (della Banda Osiris) che ha creato sonorità originali e d’effetto e, in chiusura, un canto dalle suggestioni gregoriane affidato alla straordinaria voce di Gabriella Greco.