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Economia | 17 aprile 2019, 15:37

Ifi, il cammino riparte grazie alla commessa di Ansaldo Breda

FIRMATO L'ACCORDO PER LO SBLOCCO DELLA PRODUZIONE. INTANTO L'AZIENDA (CON L'APPOGGIO DEI SINDACATI) CERCA DI INTERCETTARE NUOVE COMMESSE

La firma dell'accordo alla presenza del Prefetto Tortora e del sindaco Cappuccio

La firma dell'accordo alla presenza del Prefetto Tortora e del sindaco Cappuccio

Grazie a una commessa da tre miloni di euro di Ansaldo Breda, Ifi rifiata e prova a disegnare una strada per uscire da tunnel nel quale sembrava essere stata risucchiata negli ultimi mesi.

Mercoledì mattina, davanti al Prefetto Michele Tortora e al sindaco di Santhià, Angelo Cappuccio - che molto si sono spesi nel corso della vertenza - è stato firmato l'accordo per sbloccare la prodizione. Prima tappa di un percorso che dovrebbe evitare all'azienda l'istanza di fallimento, consentendo contestualmente di avviare una procedura di concordato in continuità per proseguire l'attività produttiva nel sito santhiatese.

Il documento sottoscritto tra il neo amministratore unico di Ifi, Marino Monfredini, e l'ad di Ansaldo Breda, Antonio Liguori, recepisce il documento presentato dai sindacati per sospendere lo stato di agitazione dei lavoratori proclmato da ormai due mesi. Il versamento di 400mila euro, effettuato nella mattina di mercoeldì per la consegna delle prime due carrozze ferroviarie, consentirà di saldare le spettanze di novembre e dicembre non versate ai lavoratori che, dunque, torneranno al lavoro.

Contestualmente Ifi presenterà istanza per un concordato in continuità ed entro 60 giorni un piano aziendale che poi venga accettato e applicato dal commissario al fine di mantenere l'attività aziendale.

Una boccata di ossigeno per l'azienda e soprattutto per i lavoratori che, in questi mesi, hanno vissuto momenti veramente difficili.

"Una cinquantina di persone si sono dimesse per giusta causa per poter avere almeno il supporto del Naspi - spiega il segretario della Fiom Cgil, Ivan Terranova -. Attualmente in Ifi restano 80 dipendenti, ma nell'accordo abbiamo previsto che, qualora l'azienda abbia necessità di nuovo personale assuma in via prioritaria chi si è dimesso alle stesse condizioni e con la stessa anzianità".

L'accordo con Ansaldo Breda rappresenta la prima tappa di un percorso che dovrebbe portare all'apertura di nuove linee di produzione - tra cui una dedicata alla logistica - e all'acquisizione di nuove commesse (l'obiettivo è intercettare parte delle commesse per le manutenzioni delle carrozze da parte della Regione).

"Un modo per mantere sul territorio un'azienda storica, che abbiamo rilevato in un momento di grave e profonda crisi", spiega Vincenzo Bava, di Ifi Lux, società che detiene le quote di Ifi.

Su questa strategia sia il prefetto Tortora che il sindaco di Santhià Cappuccio hanno auspicato di trovare il massimo della condivisione e della partecipazione da parte di tutte le componenti. "L'obiettivo di tutti dev'essere quello di salvare l'azienda e di rilanciare una produzione di qualità e che vanta una presenza storica sul territorio", hanno detto, ricordando il grande sforzo fatto da istituzioni e privati per dimostrare la solidarietà del territorio alle famiglie degli operai.

"Una situazione che per molti è stata davvero tragica - sottolinea Terranova - anche perché i tempi di attivazione della cassa integrazione sono davvero lunghi per chi è monoreddito".

Il cammino dell'Ifi riparte, non senza preoccupazioni, ma con la speranza che la firma di mercoledì mattina rappresenti una svolta.

fr

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