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Cronaca | 06 aprile 2019, 14:25

Ruba il telefono a una viaggiatrice e salta giù dal treno in partenza

GIOVANE MAROCCHINO ARRESTATO DAI CARABINIERI DI SANTHIA': OLTRE AL CELLULARE RUBATO AVEVA UN COLTELLO

Ruba il telefono a una viaggiatrice e salta giù dal treno in partenza

Scippa una passeggera a bordo del treno Torino - Milano e, dopo essersi impossessato del cellulare della donna, scende al volo alla stazione di Santhià, sperando di far perdere le proprie tracce.

E' però finito in manette un 26enne di origine marocchina residente a Bergamo, già noto, nonostante la giovane età, per reati contro il patrimonio. L'accusa nei suoi confronti è furto con strappo e porto abusivo di coltello.

L’episodio è avvenuto venerdì pomeriggio, alle 17.30 circa, sul treno Torino – Milano. Proprio mentre il convoglio stava ripartendo alla volta del capoluogo lombardo dopo la fermata a Santhià, un’insegnante torinese 35enne in viaggio per Milano si è vista strappare dalle mani il telefonino da un giovane, che ha fulmineamente imboccato la porta della carrozza ed è fuggito lungo la pensilina con il telefono tra le mani. A nulla è servito gridare: nella confusione della fermata la donna non ha potuto trovare l’aiuto sperato, poiché il giovane, rubando il telefono contemporaneamente allo squillo del segnale che annunciava la chiusura delle porte e la ripresa del viaggio, e scendendo velocemente la scaletta della carrozza, aveva impedito a chiunque di bloccarlo.

La donna, però, non si è persa d’animo ed ha chiesto ai vicini di posto di poter essere messa in contatto con il centralino dei carabinieri. Un passeggero l’ha aiutata, contattando i carabinieri e mettendoli in contatto con la derubata, che ha riferito l’accaduto e fornito una descrizione quanto più dettagliata del ragazzo.
La segnalazione è stata immediatamente condivisa tra la centrale operativa dei carabinieri di Vercelli e la pattuglia di Santhià, che era impegnata proprio in un servizio di controllo della zona della stazione ferroviaria.

In pochi minuti un giovane, perfettamente corrispondente alla dettagliata descrizione che l’insegnante aveva fornito all’operatore al telefono è stato individuato e fermato. Condotto in caserma, dopo la prima identificazione, i carabinieri lo hanno perquisito, rinvenendogli addosso il telefono rubato e un coltello con una lama di 6 centimetri, realizzato artigianalmente, che è stato sequestrato.

Il telefono, riconosciuto dall’insegnante derubata, è stato restituito alla donna mentre il 26enne, riconosciuto con certezza dalla stessa vittima nel corso dell’individuazione fotografica, è stato arrestato per furto con strappo e porto ingiustificato di armi od oggetti atti ad offendere.

Sabato mattina si è celebrata l’udienza direttissima, a conclusione della quale il giovane è stato condannato ad 1 anno e 10 mesi di reclusione, con la sospensione della pena.

redaz

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