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Attualità | 16 febbraio 2019, 09:46

Curare con l'Arte: poesia e pittura nell'Oncologia del Sant'Andrea - LE FOTO

AMOS DI SANTHIA' HA RIDISEGNATO L'AREA DEL DAY OSPITAL CON 16 PANNELLI ARTISTICI

Curare con l'Arte: poesia e pittura nell'Oncologia del Sant'Andrea - LE FOTO

La poesia e la pittura. Due universi che si sono incrociati per conferire bellezza all’oncologia dell’ospedale Sant'Andrea. Grazie ad Amos Caritas di Santhià il day hospital oncologico si impreziosisce con 16 pannelli che riempiono gli occhi e scaldano il cuore. 
Il colore è il filo conduttore del progetto artistico realizzato dalle professoresse Rossana Brunelli e Sabrina Chiusi su indicazione dell’Amos Caritas Parrocchiale, l’associazione di volontari che supporta in modo prezioso  l’Asl di Vercelli nell’assistenza ai malati oncologici.

“Nella realizzazione di questi quadri - spiega Rossana Brunelli, docente di Arte all’istituto comprensivo  Ferrari – abbiamo cercato di partire dal punto di vista di chi potrebbe trovarsi in reparto ad osservarli. Il blu del cielo e i toni dell’azzurro ricorrono spesso per conferire serenità, così come la leggerezza di una mongolfiera che si solleva da terra perché giù puoi lasciare i problemi, almeno  con l’immaginazione, e non pensare per un po’. 

Ciascuna immagine è accompagnata da brevi pensieri, incitazioni a guardare oltre la difficiltà del momento, inni alla speranza e alla fiducia. 

“La bellezza del colore – sottolinea Sabrina Chiusi -  docente di lettere alla scuola media Sant'Ignazio di Santhià – aiuta i pazienti, ma anche gli operatori. Tra le materie che insegno c’è la poesia, ma sono un’appassionata d’arte e, in fondo, in questo nostro progetto c’è sia arte che poesia perché le parole fanno da sfondo al colore”. 

Parole e colori dedicati ai malati e agli operatori del reparto.

“Un grazie speciale – dice il direttore generale, Chiara Serpieri – va ad Amos Caritas che per noi e i nostri pazienti è sempre stata fondamentale. Grazie alle professoresse che hanno realizzato queste meravigliose opere. Le istituzioni, senza le persone di buona volontà, spesso possono fare poco; questo è un progetto che suscita emozioni ed è espressione di impegno da parte di persone di buon cuore e di grande impegno”.
 
Presenti alla cerimonia di inaugurazione anche l'arcivescovo mosignor Marco Arnolfo ("La vita va apprezzata sempre ricordando che Dio ci considera come la pupilla dei suoi occhi”, ha detto il prelato), il parroco di Santhià, don Stefano Bedello e il personale del reparto, guidato dal primario Elvira De Marino.
 
“Grazie a tutti i miei operatori – dice De Marino, direttore dell’oncologia – per la dedizione di ogni giorno e grazie a tutti i volontari; il loro impegno e la loro presenza costante per noi sono un ulteriore stimolo per compiere ogni giorno al meglio il nostro dovere”.
 
A chiudere il momento di festa il pensiero di Luigina Rollino, referente di Amos, associazione che tanto sta realizzando per i malati e le loro famiglie: “Questi quadri siano soprattutto un ricordo, un tocco di colore per far crescere la speranza”, mentre don Stefano Bedello, presidente della caritas di Santià cui l'associazione è legata, fa notare come “una frase o una immagine può essere di aiuto in un momento di fatica e di sofferenza e noi vogliamo essere un supporto affinché la speranza non muoia mai”.

redaz

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