Quattro condanne e un'assoluzione al processo per i maltrattamenti alla comunità per minori Domus Alba di Alice Castello.
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La vicenda risale agli anni tra il 2013 e il 2014, quando poi la struttura venne chiusa, dopo l'intervento dei carabinieri e dopo che la stessa aveva perso l'accreditamento da parte dell'Asl.
Diverse le posizioni e le condanne degli imputati: 6 anni sono stati inflitti a Mohamed Touzi, educatore in servizio nella struttura che doveva rispondere anche di violenza sessuale nei confronti di una ragazza ospite della comunità; 3 anni agli educatori Himcham Alaoi Kassimi e Dario Rossin (che svolgeva anche l'incarico di coordinatore della struttura che non sarebbe intervenuto per fermare gli abusi) e 2 anni e 8 mesi a Federico Botto Micca, direttore sanitario della comunità che, secondo l'accusa sostenuta dal pubblico ministero Anna Caffarena, non aveva fermato i comportamenti inappropriati da parte degli educatori. Gli imputati sono stati anche condannati al risarcimento alle cinque parti civili - i ragazzi all'epoca ospitati nella struttura -, cui andranno 30 mila euro ciascuno.
Assolta, invece, una quinta imputata.
L'indagine partì dalle confidenze fatte da una ragazza a un'insegnante della scuola che frequentava: racconti di urla, punizioni a volte corporali e di altri comportamenti che fecero scattare l'accusa di maltrattamenti.
Al deposito delle motivazioni i legali si potranno riservare l'appello.