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Attualità | 05 gennaio 2019, 10:42

Radiologia, concorso deserto e polemiche

RESTA CRITICA LA SITUAZIONE DEL SERVIZIO NELL'ASL VERCELLI

Radiologia, concorso deserto e polemiche

E' andato deserto il concorso bandito dall'Asl Vercelli per assumere quattro radiologi. Prosegue dunque il momento di criticità che, la scorsa estate, aveva portato alla sospensione del servizio in alcuni dei presidi del territorio.

E, di conseguenza, non mancano le polemiche. In una nota, l'onorevole leghista Paolo Tiramani critica fortemente le scelte dell'Asl in merito alla gestione dei concorsi.

"Che manchino gli specialisti è purtroppo noto, è un problema nazionale dovuto alla mancata programmazione da parte dei governi precedenti - scrive Tiramani - Ma su tale grosso problema  poi ci sono situazioni "particolari", di livello locale, che aggravano la situazione a discapito dell'utenza della Sanità. In altri ospedali, pur periferici e remoti, la carenza di organico esiste, ma pare che per l'ASL Vercelli, per alcune specialità come Radiologia, stia diventando un ostacolo insormontabile".

Secondo Tiramani i motivi di tale situazione sono da ricercarsi nelle scelte dell'azienda. "Oggi i neo specialisti possono scegliere tra più posti di lavoro e lo fanno davvero, scelgono il meglio possibile; evidentemente le scelte poco felici della direzione ASL in materia di primari non premiano e questo si vede dalla difficoltà di attrarre nuovi professionisti - sostiene il parlamentare -. Inoltre, un requisito vincolante per un concorso con lo scopo di intercettare giovani neospecializzati, dovrebbe essere quello di bandirlo a ridosso della data del conseguimento del diploma di specializzazione, vale a dire per l'anno in corso nel periodo tra dicembre e marzo, e non in un periodo a caso come è stato fatto in autunno. Sarà la Direzione dell'ASL Vercelli a dover spiegare le proprie scelte, non vorremmo dover pensare che davvero preferiscano esternalizzare la Radiologia alle strutture private, nel qual caso allora la risposta sarebbe fin troppo ovvia. A quel punto tanto varrebbe abolire la Struttura Complessa di Radiologia e che al Direttore Generale non venissero più pagate le retribuzioni di risultato, in maniera da ottenere un consistente risparmio di soldi pubblici per ruoli che, evidentemente, stanno fallendo nel loro compito".

redaz

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