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Attualità | 15 novembre 2018, 16:54

La Pannocchia di riso d'Oro al "papà" di Acquerello

PIERO RONDOLINO, UNA VITA DA INNOVATORE

Piero Rondolino

Piero Rondolino

La Pannocchia di Riso d'Oro 2018 è stata assegnata a Piero Rondolino, l'"inventore" del riso Acquerello. Il prestigioso riconoscimento, attribuito ogni anno dalla famija Varsleisa, verrà consegnato nel corso di una cerimonia in via di organizzazione.

Torinese, classe 1946, Rondolino è laureato in architettura ma, fin dal 1971, si è occupato di agricoltura seguendo il papà Cesare e il fratello Michele nella Tenuta Torrone della Colombara in Livorno Ferraris. Attento all'innovazione e all'applicazione in risaia di tecniche specializzate, è stato tra i primi a realizzare la “filiera corta”, curando non solo la coltivazione, ma anche la trasformazione e la vendita del prodotto ponendosi come obiettivo quello di unire alta qualità e originalità.
La prima scelta è stata quella del risicoltore, promuovendo il Carnaroli; la seconda scelta è stata di invecchiare il risone prima di trasformarlo in riso bianco, secondo il detto popolare “riso vecchio lavorato fresco”, quindi almeno un anno e poi una piccola parte dai sette ai nove anni. La terza scelta è stata d’innovazione: confezionare il riso sottovuoto nel contenitore più affidabile, la lattina, per ottenere due risultati, una perfetta conservazione nel tempo e un’identificazione esclusiva differenziandone l’immagine. Così è nato Acquerello un prodotto che sposa innovazione e riscoperta della tradizione: la lavorazione del riso con l’elica che sin dal 1884 è considerata la migliore per sbiancarlo nel modo più delicato possibile.
Una ricerca che non si è mai fermata e che si è anche concretizzata con il brevetto depositato per il reintegro della gemma di riso bianco, in modo che conservi i valori nutrizionali più importanti altrimenti contenuti solo nel riso integrale.

A oggi Acquerello, coltivato su 280 ettari, è conosciuto e apprezzato sia dai ristoranti sia dai privati, in 59 Paesi ed è il risultato di un progetto di filiera cui partecipano oltre ai cinque familiari, altre 21 persone che dedicano con passione al progetto Acquerello, che passa attraverso tutte le fasi produttive e si completa con la cura diretta dell’immagine e l’utilizzo dei più moderni metodi di comunicazione.

Nel 1999 è stato tra i fondatori dell’Agenzia di Pollenzo che consentirà di realizzare la prima Università al mondo di Scienze Gastronomiche, di cui la Tenuta Colombara è diventata la sede didattica per il riso.

Nel 2005 nei fabbricati della Tenuta Colombara è allestito un Conservatorio della Risicoltura, percorso museale tematico sulla civiltà risicola italiana. I diversi laboratori artigianali, fabbro, falegname, sellaio, casaro, le abitazioni dei salariati, il dormitorio delle mondine e la scuola, non sono appositamente restaurati, come tutte le cose contenute, per mantenere intatti i segni del tempo.

Alla Colombara, i progetti non mancano mai: nel 2013 viene realizzato il volume fotografico “Il Racconto del Riso – An Italian Story of Rice” che raccoglie gli scatti di Gianni Berengo Gardin, unico italiano ad aver vinto il Lucie Award, Oscar della fotografia; nel 2015 viene sviluppato un percorso didattico riservato alle IV delle scuole elementari europee per far capire che il riso è buono e fa bene, quindi promuovere il consumo di riso almeno un giorno alla settimana, il mercoledì, da qui il nome: Mercoledì Riso. Realizzato in collaborazione con Slow  Food, ottiene il riconoscimento ufficiale di Progetto Scuola di Expo e viene segnalato tra le Best Practices della Carta di Milano. Nel 2016 Slow  Food, in occasione dei suoi 30 anni, sceglie Acquerello come prodotto rappresentativo della filosofia “buono, pulito e giusto” premiandolo con la chiocciola sulla confezione.

redaz

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