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Sport | 13 novembre 2018, 11:48

Addio terzo posto?

LE UNDER 18 DELLA PFV PERDONO UNA PARTITA IMPORTANTE - EPPURE LA PARTENZA CONTRO IL CIPIR AZZURRA ERA STATA BUONA

Addio terzo posto?

CAMPIONATO UNDER 18 -

Girone di qualificazione – 5a giornata di andata

Azurra Basket VCO Cipir - Pallacanestro Femminile Vercelli 54-47

(parziali: 7-11; 21-26; 35-36)

Tabellino: Deangelis 6; Ferrittu 6; Mocchia 2; Ansu 11; Bertelegni ; Leone S 5; Nagari 5; Zoccola ; Dondi 8; Luparia 4; All.re Alessandro Carlaccini.



Nuovo stop per le under 18 della PFV battute ad Ornavasso (VB) dal Cipir Azzurra Basket VCO per 54-47.

Anche questa volta le ragazze di coach Carlaccini sono partite bene, tenendo la gara in equilibrio e riuscendo, nella prima parte, a mettere in campo una buona intensità difensiva che concedeva alle avversarie soli 7 punti nel primo quarto, chiuso 7-11.

Stesso copione nel secondo periodo, anche se il punteggio lievitava e qualche smagliatura difensiva cominciava a preoccupare nella squadra ospite, che chiudeva comunque in vantaggio la frazione sul 21-26.

Nella ripresa, invece e come purtroppo già accaduto, qualcosa si inceppava nei meccanismi di gioco (21 punti realizzati in 20’ non sono molti) e la fatica o chissà cos’altro facevano venir meno l’intensità difensiva sino ad allora messa in campo da Deangelis & C e sulla quale la squadra aveva costruito il suo vantaggio.

Al 30’ le padrone di casa si erano avvicinate a -1 (35-36) e piano piano recuperavano terreno sino al sorpasso intorno al 36’ quando passavano a condurre per 44-38, grazie anche alla deconcentrazione ed agli errori in fase realizzativa delle vercellesi.

Queste ultime non riuscivano più a ricucire lo strappo, in un finale confuso in cui si ergeva inopinatamente a protagonista l’arbitro, con decisioni un po’ strampalate.

Con un 19-11 di parziale del periodo, VCO faceva sua la gara e la PFV restava a leccarsi le ferite vedendo sempre più allontanarsi quel terzo posto qualificazione che, ora come ora, potrebbe essere centrato solo con un girone di ritorno “monstre”.



Claudio Roselli

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