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Pro Vercelli | 12 novembre 2018, 00:50

«Complimenti a Schiavon e a Tedeschi»

VARINI: ABBIAMO SOFFERTO TROPPO NELLA RIPRESA - AD AREZZO ABBIAMO GIOCATO MEGLIO, DICE GRIECO

Grieco e Varini

Grieco e Varini

«IL Siena è una squadra di tutto rispetto, centrerà i play off e noi oggi l'abbiamo contenuta per tutta la partita. Certo: ci hanno messo in difficoltà e se è vero che il nostro portiere è stato uno dei migliori in campo bè è chiaro, sta a significare che un po' hai subito. Il primo tempo è stato equlibrato, diciamo che nel secondo abbiamo subito un po' troppo» dice il direttore sportivo Massimo Varini al termine della sofferta vittoria della Pro a Siena.

Non può che essere doppiamente soddisfatto, lui, oggi: per i tre punti e poi perché alcuni giocatori (oltre a Nobile), che magari qualcuno aveva definito “gli scarti” o “i pacchi” di Varini, hanno ben risposto alla prima chiamata.

«Schiavon e Tedeschi? Sono giocatori che hanno disputato centinaia di partite in categorie superiori, non è che improvvisamente diventano gente che non sa stare in campo. Oggi Tedeschi non ha sbagliato nulla, Schiavon ha fatto la sua partita con grande intensità, finché ha tenuto. Oggi l'allenatore è stato bravo a schierarli con un modulo che ci ha regalato tre punti».


Il difensore centrale Crescenzi, sulla difesa a tre: «Proviamo tutto le soluzioni, lavoriamo tanto e siamo pronti a disporci come ci chiede il mister. Oggi sapevamo che sarebbe stata dura, ma abbiamo tenuto».


Mister Vito Grieco sul cambio di modulo dice: «Era la terza partita in una settimana, e quindi ho inserito nuovi elementi, e quelli che ho messo dentro mi sembravano più portati per questo modulo. I miei complimenti a chi ha giocato per la prima volta e si è fatto trovare pronto».

Grieco di sicuro è un campione: di sincerità: «Il Siena ci ha messo sotto, nel secondo tempo poteva pareggiare, sinceramente mi è piaciuta molto di più la prestazione di mercoledì ad Arezzo, però cambia il risultato e quindi cambiano i discorsi che si fanno. Certamente la cattiveria agonistica a la voglia di non subire gol ci ha dato quel qualcosa di più».

rb

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